Scrittori e alcol sono connessi nell’immaginario così strettamente da diventare cliché, perché un po’ di coraggio in forma liquida ha aiutato molti a trovare le parole giuste. Tanti scrittori famosi, infatti, sono noti per le loro abitudini alcoliche estreme e lo stereotipo dell’autore ubriaco impera, nonostante la dubbia credibilità.
Noi siamo andati un po’ indietro nel tempo per indagare le abitudini alcoliche di 5 celebrità della scrittura, noti beoni, incredibili scrittori.
1. Jack Kerouac / Margarita
I frequenti viaggi in Messico del capitano della Beat Generation hanno fatto sì che si appassionasse assai alla tequila. Ma non solo. Era solito dividersi a metà bottiglie di vino con Gregory Corso, per esempio. Diceva: Non bisogna bere per ubriacarsi ma per godersi la vita.
2. Charles Bukowski / Whisky + birra
Forse il più noto bevitore della letteratura, Hank Bukowski adorava la bottiglia e ha cominciato molto presto. Ubriacone hardcore, il suo cocktail preferito era il Boilermaker, ovvero whisky mescolato a birra. Diceva La vita mi faceva semplicemente orrore. Ero terrorizzato da quello che bisognava fare solo per mangiare dormire e mettersi addosso qualche straccio. Così restavo a letto a bere. Quando bevi il mondo è sempre lì fuori che ti aspetta ma per un po’ almeno non ti prende alla gola.
3. Truman Capote / Screwdriver
Long drink a base di vodka e succo d’arancia, era il preferito dello scrittore di A sangue freddo. Protagonista del jet set, frequentatore dell’alta società, i suoi aneddoti durante i party diventavano presto leggenda.
4. F. Scott Fitzgerald / Gin Rickey
Il drink favorito dello scrittore dei ruggenti Anni Venti si prepara con ghiaccio, gin e succo di limone. Lo fa bere a molti personaggi dei suoi libri, è frequenta in Il grande Gatsby ma ancora di più in Tenera è la notte.
5. Edgar Allan Poe / Brandy
L’autore dei racconti del mistero e macabro, era un bevitore soprattutto di brandy già dai tempi dell’università e infatti, proprio a causa dell’eccessivo consumo di alcol fu allontanato dalle aule della Virginia University. L’alcol entra anche nelle sue opere, come Il gatto nero, la cui voce narrante è un alcolizzato.
Dal sito www.bocusedoreuropeoff2018.it