In un Documentario, Gianluca Orrù affronta la vita e i ricordi di Emanuele Tapparelli D’Azeglio, l’ultimo erede della dinastia piemontese e italiana che ha in Massimo D’Azeglio il suo più importante e famoso componente.
Il 2016 è un anno importante per la storia d’Italia. Ricorre infatti il 150esimo anniversario della morte di Massimo d’Azeglio, uno dei padri della naziona italiana.
Pittore, intellettuale, uomo politico influente. La storia di Massimo d’Azeglio attraversa tutto il XIX secolo illuminista per approdare, pochi anni dopo l’Unità d’Italia, verso un nuovo secolo che l’avrebbe rivoluzionata ancora.
Il 15 gennaio 1866 muore Massimo d’Azeglio, personaggio di primo piano nell’Italia risorgimentale, cognato di Alessandro Manzoni, amico di Cesare Balbo e lanciato in politica da Camillo Benso conte di Cavour, celebrato a Torino con un funerale di stato cui parteciparono decine di migliaia di persone.
Ogni città italiana ha una piazza, un corso, una via dedicata a lui.
Raccontiamo la sua vita, segnata dall’arte e dalla politica