Architetti esploratori: alla scoperta dei segreti – L’edificio più iconico della città di Torino nasconde ancora dei segreti ai più. La Mole è il punto di riferimento per torinesi e turisti, è l’edificio-monumento che cattura lo sguardo dei passanti, è l’esempio della genialità (o pazzia se preferite) dell’architetto Alessandro Antonelli. Nonostante la fama della Mole sia ormai di portata internazionale, solo in pochi la conoscono “nell’intimo”: il Museo Nazionale del Cinema, aperto nel 2000, ha certamente permesso a numerosi visitatori di poter scoprire i locali interni dell’edificio, ma che dire di quegli spazi nascosti e non di comune accesso? Sono tutti segreti da scoprire.
Giovedì 14 aprile 2016 si è svolto l’evento Alla Scoperta dei Segreti organizzato da ArchiE20, l’agenzia di comunicazione organizzatrice di eventi ed incontri formativi nell’ambito dell’architettura. Il motivo dell’incontro è stato proprio quello di mostrare ai progettisti partecipanti come sia possibile lavorare e trattare ambienti non convenzionali proponendo soluzioni che ne semplifichino l’esecuzione. Da diverse stagioni, ArchiE20 offre ai progettisti elevata professionalità ed arricchimento personale per quanto concerne i temi trattati durante workshop, corsi, fiere e convegni, il tutto valorizzato da un’accurata scelta di location di indiscutibile valore architettonico (o comunque legate al tema dell’incontro).
L’incontro è stato scandito da visite a quegli edifici che hanno reso celebre l’architetto Antonelli: la ben nota Mole Antonelliana e la casa Scaccabarozzi, anche detta dai torinesi “La fetta di Polenta”. I professionisti che hanno preso parte alla giornata sono stati invitati a compiere l’esclusiva salita alla cupola della Mole attraverso la sua intercapedine nascosta: un fitto labirinto di minuscoli corridoi ed ancora più strette scale articolati in uno spazio estremamente ridotto (il fascino della curiosità e della scoperta non sempre è comodo ed accessibile). Il gruppo di progettisti-esploratori è stato accompagnato da una guida d’eccezione: l’arch. Manuela Castelli, direttrice lavori degli interventi eseguiti all’estradosso della cupola.
Pochi conoscono intimamente la Fetta di Polenta: si scorge appena dal corso e sfugge se non si guarda attentamente verso via Giulia di Barolo 9. Casa Scaccabarozzi fu appositamente progettata da Alessandro Antonelli in modo da poter essere il più vicino possibile al cantiere della Mole: da una delle sue finestre (lato corso San Maurizio) è possibile vedere per intero il profilo della Mole in tutta la sua interezza. Purtroppo l’ingresso alla casa non è stato possibile per via del suo cambio di destinazione (da galleria d’arte moderna ad edificio privato), ma, grazie all’intervento degli architetti dello Studio Civico13 che ne hanno curato il restauro, ogni segreto della Casa è stato svelato. Chi l’avrebbe mai detto che la contenuta Casa Scaccabarozzi ospitasse sette piani sopraelevati e due interrati? Avete mai notato la sua pendenza?
La seconda parte dell’evento si è tenuto presso l’elegante Palazzo Abegg, edificio storico datato 1875, oggi sede delle Terme QC di Torino: Alla scoperta dei segreti prosegue nei locali sotterranei del palazzo dove l’acqua è l’elemento fondamentale e padrone. In ambienti così umidi è indispensabile un’eccellente deumidificazione ed intonacatura degli ambienti se si vuole evitare lo sgretolamento delle pareti. La sinergia tra Gruppo ICOS e Kerakoll, azienda leader nel settore dell’edilizia sostenibile, del restauro storico e dell’interior design, ha permesso di ambientare le Terme QC in uno scenario Ottocentesco e di far risplendere Palazzo Abegg di una nuova luce.
“In occasione dei nostri 30 anni, abbiamo organizzato con ArchiE20 una serie di eventi in collaborazione con quei produttori che, nonostante siano supportati da un buon prodotto, hanno difficoltà a mettersi in contatto con l’utente finale, che sia esso un progettista o meno – racconta Mario Colombino, Direttore commerciale e marketing di Gruppo ICOS, main partner dell’evento – grazie a questa collaborazione possiamo dire di unire l’utile del lavoro al dilettevole dell’esperienza della giornata formativa odierna”.
“Grazie all’ottimo rapporto che abbiamo con le case produttrici, cerchiamo di sfruttare al meglio le opportunità date dagli eventi formativi per poter presentare ai progettisti le migliori soluzioni da adoperare in cantiere, sia dal punto di vista del materiale che da quello della tecnica da impiegare, in modo tale da poter garantire qualità e professionalità”.
Pagina web: http://www.archie20.it/