Sarà Torino ad ospitare l’11 e il 12 giugno 2018 la finale europea del Bocuse d’Or, la più prestigiosa competizione internazionale di alta cucina. L’evento, abbinato al Campionato Mondiale di Pasticceria, porterà sotto la Mole i migliori chef che gareggeranno per conquistare il titolo europeo e per aggiudicarsi il posto per la finale mondiale del 17° Bocuse d’Or, in programma a Lione a fine gennaio 2019.
Il concorso nasce nel 1987 grazie all’intuizione di Paul Bocuse che inventò un vero e proprio evento spettacolo all’interno di Sirha, l’appuntamento mondiale di riferimento della ristorazione e dell’industria alberghiera che si svolge ogni due anni a Lione, in Francia.
L’idea è riunire 24 giovani chef da tutto il mondo facendo loro realizzare alcuni piatti in un tempo limite di 5 ore e 35 minuti, sottoponendoli poi ad una giuria composta dai più importanti chef mondiali. Al di là della competizione culinaria, il Bocuse d’Or si è imposto fin da subito come uno show mediatico. Molti chef di talento si sono fatti strada partendo proprio dal concorso, come il vincitore del Bocuse d’Or 2011, il danese Rasmus Kofoed, chef del ristorante Geranium di Copenaghen. 30 anni dopo la nascita del premio e con la necessità di rappresentare tutti i paesi, nel 2007 sono nate le preselezioni continentali con il Bocuse d’Or Europa, America Latina e Asia, diventata nel 2014 Asia-Pacifico con l’integrazione dell’Australia. Dalle preselezioni continentali vengono selezionati i 24 paesi che avranno accesso alla prestigiosa finale mondiale: più che un singolo evento, infatti, il Bocuse d’Or è ormai l’insieme di sessanta, tra concorsi nazionali e continentali, su un ciclo di due anni, che culmina invariabilmente sempre nella finale mondiale di Lione.
Le due prove
Per la prova al vassoio gli chef al Lingotto dovranno utilizzare prodotti piemontesi di alta qualità. Riso Sant’Andrea Dop della Baraggia Biellese e Vercellese, filetto di vitellone di Razza Piemontese e animelle di vitello. Per la prova al piatto per la prima volta nella storia del concorso dovranno utilizzare due prodotti semplici ma molto impegnativi: il formaggio Castelmagno Dop, fornito dal Consorzio Tutela del Castelmagno e le uova. Oltre a questi prodotti si potranno scegliere verdure, spezie, erbe dal mercato Metro (fornitore ufficiale e tra gli sponsor della kermesse) e anche prodotti dei presidi Slow Food: dall’aglio di Caraglio ai capperi di Salina, dagli antichi pomodori di Napoli all’asparago violetto di Albenga, dalla cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto, all’albicocca di Valleggia, solo per citarne alcuni. Per l’Italia competerà Martino Ruggieri, che lavora a Parigi al Ledoyen di Yannick Alleno. A decidere le dieci squadre che andranno a Lione ci sarà una giuria presieduta dal Tamas Szell, cuoco ungherese vincitore europeo due anni fa a Budapest. Szell sarà accompagnato nell’avventura Carlo Cracco, Jérõme Bocuse ed Enrico Crippa.