Alle porte di Varese c’è un’azienda che brilla nel mondo per il Made in Italy: la CRC. Fondata del 1949 CRC è una azienda con 65 anni di storia alle spalle.
A guidarla c’è un Imprenditore, Fabio Pedroni Ratti. Fabio rappresenta la terza generazione di una famiglia che ha creduto e crede nel proprio lavoro: “da 28 anni sono in azienda, ne ho quasi 50 ma non per ora non ho assolutamente voglia di smettere nonostate tutto…”. Vero, nonostante tutto. La crisi ma anche un sistema che non aiuta le imprese: “La speranza è che cambi qualcosa, innanzitutto ridurre il costo del lavoro!”
Una storia, quella della CRC, iniziata come una carrozzeria e carpenteria a Milano dove produceva i primi prototipi per modelli delle nuove auto per ” Alfa-Romeo”, negli anni è poi passata alla produzione di componenti per computer di ” IBM “, “Siemens”, Olivetti. Negli anni ’60 la CRC ha cominciato la produzione di scaffalature metalliche, alla quale seguirono le prime proposte di arredi componibili per negozi, proposte semplici e funzionali che hanno permesso di procedere alla loro industrializzazione su due stabilimenti, uno per le lavorazioni di metallo di oltre 6000 mq. e l’altro per le produzioni di legno di 2500 mq.
Oggi la CRC progetta, produce e allestisce l’arredamento di negozi e spazi commerciali in Italia e in tutto il mondo. Un’azienda votata all’export con l’ 85% di produzione in Europa e in Qatar. Ad affiancarlo nelle sfide di tutti i giorni c’è Selma Bentayub: “oggi il Made in Italy conta tantissimo, lo stile italiano è apprezzato in tutto il mondo”. Ma quali sono i punti di forza di CRC?: “velocità nella consegne. Grazie alla produzione interna riusciamo ad essere indipendenti e a rispondete al cliente in pochissimo tempo. Il nostro obiettivo ora è lavorare con gli Architetti, puntando anche al mercato interno. Abbiamo investito su una linea su misura di alta qualità e siamo convinti di poter ottenere grandi risultati”.
Una lunghissima esperienza maturata nel tempo insieme alla cura delle esigenze del Cliente e delle tendenze del mercato ha permesso alla CRC di sviluppare competenze operative e organizzative per proposte su misura e allestimenti completi dei punti vendita di varie merceologie. Una storia e una evoluzione che ha condotto la CRC ad affrontare anche le soluzioni chiavi in mano e i contract più completi e sofisticati. “Per misurarsi sul mercato non bisogna fermarsi.
Dobbiamo cercare continuamente di innovare anche perchè la concorrenza è spietata e ci sono regole diversi in Europa che creano troppe differenze. Il futuro? speriamo in Italia ma oggi mi definisco un imprenditore incazzato, non si può fare impresa con il 65% della pressione fiscale”. Infine una battuta sul suo modo di fare l’imprenditore:“C’è chi si sente un vagone e chi una locomotica. Ecco, io mi sento una locomotica” conclude Fabio. In bocca al lupo e buon viaggio, Crc.