Cultura prêt à porter con Tooteko – Come molto spesso accade quando si ha a che fare con argomenti considerati “scomodi” l’opinione pubblica tace, non interviene per paura di cadere rovinosamente in figuracce, oppure si esprime in affermazioni di clamorosi luoghi comuni. Il morbo che affligge la società contemporanea è proprio l’ignoranza, la superficialità. Un esempi volto semplice: vi ricordate di quando da bambini i vostri genitori vi ordinavano di non fissare quelle persone che risultavano diverse per un motivo o per l’altro?
Grazie ad Internet ed alla veloce reperibilità delle informazioni conosciamo molto bene malattie e patologie, i loro sintomi, le loro cause scatenanti e anche le eventuali cure. Ma, a parte questi dati di natura didascalica, sappiamo molto poco circa la reazione emotiva e psicologica. Avete mai pensato a come potreste reagire se da un giorno all’altro non foste più in grado di utilizzare uno dei vostri cinque sensi? Vista, tatto, gusto, udito, olfatto… li diamo ormai per scontati, eppure nel mondo ci sono sempre più persone che non sempre possono vantare questo “standard”.
Anche se… secondo il presentatore radiofonico Tommy Edison, cieco sin dalla nascita, esser ciechi (o comunque avere delle difficoltà percettive) ha i suoi lati positivi:
Mi dicono tutti: dio, essere cieco deve essere orribile! […] È vero! Ma sapete che c’è? Ci sono molti lati positivi nell’essere cieco.Sugli aerei mi imbarcano per primo, nei parchi divertimenti ho un trattamento da VIP, ogni donna con cui sono stato è da 10, non mi devo mai preoccupare di questioni che riguardano il bere e il guidare, non vedo la gente invecchiare […] la mia bolletta è molto più bassa della vostra, […] ho meno spese: non pago l’assicurazione dell’auto né ho spese per l’auto […] ma lo sapete qual è la cosa veramente bella dell’essere cieco?Non esiste il concetto di razza, io non conosco le persone a partire dalla loro bellezza, le conosco per quello che esce dalla loro bocca e per quello che c’è nel loro cuore, è così che le conosco. Ed è un modo molto bello.
Link del filmato YouTube: The best things about being blind
Parliamo di cecità: secondo le stime dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, WHO in inglese) in tutto il mondo sono presenti 285 milioni di persone affette da disabilità visive, di cui 39 milioni completamente non vedenti. Secondo i dati disponibili, l’80% dei deficit visivi, cecità inclusa, è evitabile. A livello mondiale, le due principali cause dei deficit visivi sono gli errori di rifrazione non corretti (42%) e la cataratta (33%). L’INPS stima che i cittadini italiani affetti da cecità siano almeno 130.000 (secondo altre fonti, invece, sarebbero circa 380.000): come si stanno muovendo le istituzioni sopperire al disagio? Campagne preventive a livello nazionale, sensibilizzazione, programmi di riabilitazione visiva (tutto il materiale è reperibile sul sito Web del Ministero della Salute) e la nascita di programmi e progetti di supporto: uno di questi è Tooteko.
Tooteko è l’innovativa start-up veneta costituita da un wearable device che permette a tutti, anche ai non vedenti, di “vedere” l’arte attraverso il tatto e l’udito: Tooteko nasce proprio con lo scopo di rendere l’arte e i luoghi d’arte accessibili a tutti. Il progetto, pensato da e per i non vedenti, compie un salto di qualità affermandosi anche come ausilio alla conoscenza di tutti: sovente i nostri sensi rimangono assopiti, narcotizzati dalla vista: affidiamo gran parte della nostra percezione del mondo unicamente ai nostri occhi, ci accontentiamo di quello che possiamo vedere dimenticandoci e tralasciando l’importanza degli altri quattro sensi (lo sapevate che il tatto è il primo senso nei bambini ad attivarsi?). Tooteko consente la percezione della realtà aumentata, dove l’incremento di informazioni non è solo visivo, ma audio-tattile.
Fabio D’Agnano, Serena Ruffato e Gilda Lombardi sono i tre fondatori di Tooteko e, grazie alle loro diverse carriere accademiche (Fabio è architetto, Serena ha un master in architettura digitale e Gilda, invece, è laureata in semiotica), sono stati in grado di creare un dispositivo che consente di esplorare con il tatto superfici tridimensionali a rilievo e di ricevere informazioni audio pertinenti e localizzate. Il wearable device di Tooteko si compone di tre elementi: un anello hi-tech, un supporto tattile dotato di tecnologia NFC ed un’applicazione per smartphone e tablet. L’idea semplice, ma al tempo stesso brillante, fa sì che il dispositivo possa esser associato a supporti tridimensionali quali statue, architetture, opere d’arte o di design.
L’obiettivo del team di Tooteko è quello di rendere l’arte e la cultura accessibili a tutti: l’ambizioso progetto è proprio quello di creare una rete di musei che ospitano le repliche audio-tattili delle proprie opere più significative (i cosiddetti “musei delle repliche”).
Pagina Web: http://www.tooteko.com/