Designing the Circular Economy: Torino accoglie il C2C – Martedì 31 maggio 2016, presso il centro congressi di Torino Incontra, si è tenuto il meeting “Disigning the Circular Economy”; l’evento è stato organizzato da Agrinnova in collaborazione con il Circolo del Design. L’incontro fa parte del calendario d’eventi della European Green Week, la più grande ed importante occasione di dibattito e confronto di politiche ambientali dell’Unione Europea, promossa dalla Commissione Europea. La conferenza è stata arricchita dal prezioso intervento dell’architetto statunitense William McDonough, un vero e proprio Hero of the planet (definizione conferita dal Time nel 1999).maxresdefault (2)

Architetto, designer, autore, innovatore, imprenditore, consulente… gli appellativi attribuiti a William McDonough sono numerosi, ma il prediletto rimane sempre quello di designer: “Ogni uomo sulla Terra è un designer: dal momento in cui apriamo gli occhi la mattina e organizziamo la nostra giornata, ecco che ci trasformiamo in programmatori, in designer”. McDonough è oggi uno dei massimi esperti a livello internazionale sul tema dell’applicazione delle teorie sullo sviluppo sostenibile; architetto di formazione, i suoi interessi e competenze spaziano in diversi settori, dalla progettazione alla chimica. Co-fondatore del marchio Cradle to Cradle (in collaborazione con il chimico tedesco, Dott. Michael Braungart), la sua filosofia è basata sull’architettura sostenibile che minimizza l’impatto ambientale negativo di un edificio; nel corso di diverse interviste, McDonough ha illustrato l’obiettivo che la sua architettura si prefigge: la progettazione di qualcosa di molto simile ad un albero, qualcosa che crea del buono, piuttosto che qualcosa che riduce “il negativo”.

Fare meno male, non significa fare bene”.

In un’economia circolare, definizione data dalla MacArthur Foundation, i flussi materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di esser reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. L’economia circolare prende proprio spunto dal meccanismo di reatroazione proprio degli organismi viventi: un ciclo rigenerativo che coinvolge tutti i nutrienti di cui l’umanità ha bisogno, biologici e tecnici. Nel 2002 McDonough ha sviluppato il Cradle to Cradle (C2C) che altro non è che l’evoluzione della Circular Economy: tale certificazione riconosce il miglioramento continuo e l’innovazione di prodotti e processi verso l’obiettivo di essere non solo “meno male”, ma anche “più buono” per le persone e per il pianeta.

cyclesenglish

www.crafthubs.com

La certificazione Cradle to Cradle assicura qualità, rispetto, innovazione, sostenibilità: materiali riutilizzabili, salubrità dei materiali, energia rinnovabile, gestione delle acque, benessere sociale sono i 5 pilastri su cui si sorregge la filosofia del visionario architetto statunitense. Il contenuto fortemente innovativo del C2C contribuisce all’ottimismo generale ed alla concretizzazione di iniziative che tendono alla sostenibilità come un valore e non come un sacrificio.

Oggi stiamo facendo dei progressi ed è evidente che stiamo cambiando mentalità e che stia aumentando il numero di imprese che applicano ai loro processi produttivi la filosofia del Cradle to Cradle, ovvero un approccio olistico alla progettazione di sistemi che siano in grado di adattare alla natura i modelli dell’industria, preservando e valorizzando gli ecosistemi. Le teorie delle Circular Economy si stanno diffondendo”.