Flow: la lampada intelligente che viene dal futuro – La domotica e la tecnologia facilitano la nostra quotidianità sempre di più e riescono a stupirci ogni volta con qualcosa che non ci aspettavamo, che non credevamo possibile o immaginabile. Le nostre menti sono portate a pensare sempre più in grande, sognando oggetti che (per il momento) non esistono, comodità che risolvono quelle sviste comuni: insomma, tutti quegli articoli che ci semplificano la vita.
Ma come riesce l’uomo a creare manufatti del genere? Ogni anno scuole, università, accademie propongono ai propri studenti nuove sfide che sappiano conciliare design, tecnologia ed innovazione. In occasione della XIX edizione di Vitrum 2015 il Politecnico di Milano, Hes-so (Università delle Scienze Applicate della Svizzera Occidentale) e GIMAV, l’Associazione italiana fornitori macchine, accessori e prodotti speciali per la lavorazione del vetro, hanno offerto agli studenti di Design la possibilità di confrontarsi con un materiale dalle enormi potenzialità sia in termini di efficienza delle prestazioni, sia dal punto di vista progettuale: il vetro. I designer hanno così sviluppato 13 prototipi diversi, tutti aventi come filo conduttore il materiale di partenza.
Uno dei progetti, firmato Giorgio Barduagni, Gabriele Bassetto, Gianluca Bianchi e Lorenzo Bortoluzzi, si chiama Flow e consiste in una lampada da interno dalla forma sinuosa, armoniosa ed elegante che ricorda le creature che abitano i fondali marini. Unica nel suo genere, Flow coniuga la semplicità della sua forma con la tecnologia all’avanguardia che regola il suo funzionamento: composta da un “panino” formato da due lastre di vetro dello spessore di 5mm e da un sottile foglio flessibile e trasparente che reagisce ad una tecnologia touch, la lampada risponde ad un sistema di intensità sensibile al tatto. Il supporto di base è dato da un monoblocco in ghisa e da una scocca in alluminio satinato che ospita una striscia di illuminazione LED (per una luce più soffusa). Vi ricordate del film Minority report, dove il detective Anderton ed il detective Witwer azionavamo il sistema Precrimine usando le loro mani? Ecco, tramite il film touch flessibile compresa tra le due lastre, la memoria interna riconosce alcune interazioni predefinite della mano con il vetro della lampada corrispondenti alle funzioni di accensione, spegnimento e regolazione dell’intensità luminosa.
Eleganza, design, high-tech ed innovazione: perché tutto il mondo invidia il gusto italiano ed la dicitura Made in Italy? Perché ci sono ancora delle persone che credono in quello che fanno, che credono nella validità delle proprie idee, che credono ancora nel valore dell’immaginazione.