Se nel 2012 la raccolta differenziata ha raggiunto la stessa percentuale dello smaltimento in discarica è soprattutto perchè consumando meno si genera una minore quantità di rifiuti. Un trend che investe non solo lo Stivale ma l’Europa in generale. Dai dati Ispra emerge che l’Italia ha prodotto quasi 1,1 milioni di tonnellate di rifiuti in meno dal 2010 al 2011 (-3,4%). Il volume totale di spazzatura urbana è tornato quello di dieci anni fa, scendendo sotto 30 milioni di tonnellate.
Si legge da un’interessante articolo pubblicato il 25 giugno da Energia24club: “Nel 2012, ogni cittadino italiano ha prodotto mediamente 504 kg di rifiuti, 32 in meno rispetto al 2011. Buoni risultati per la regione Piemonte, che insieme al Friuli Venezia Giulia, Lombardia hanno superato il 50% della raccolta differenziata. Per fortuna non sono state le regioni migliori. Il podio appartiene all’Emilia Romagna con 637 kg in media a testa, davanti a Toscana (614) e Valle d’Aosta (605). All’opposto figura la Basilicata con meno di 400 kg di spazzatura per abitante, mentre Molise, Campania e Calabria sono rimaste sotto la soglia di 450 kg. La raccolta differenziata ha sfiorato il 40% nella Penisola, con i valori più elevati nelle regioni settentrionali (52,6%), seguite da quelle del Centro (32,9%) e dal Mezzogiorno fanalino di coda con soltanto il 26,7% della spazzatura smaltita in modo corretto. Veneto e Trentino Alto Adige hanno entrambi superato il 62% di raccolta differenziata; ottimi risultati, , per . Molto bene anche le Marche e la Sardegna con valori intorno alla metà di differenziata sul totale dei rifiuti, mentre le maglie nere spettano a Sicilia e Calabria con tassi di raccolta separata inferiori al 15% del totale.””