L’Amministratore di Condominio ha i giorni contati. Lo dice Groma, società romana che si occupa della gestione di un patrimonio immobiliare da oltre 5 miliardi di euro, impegnata a creare una rete di Building Manager qualificati in grado di gestire un condominio o un immobile secondo le più moderne tecniche manageriali, per servire i cittadini e farli risparmiare.
La Legge n. 220/2012, definisce l’amministratore di condominio come colui che provvede a gestire gli interessi del condominio, a fronte di un determinato compenso; è quella figura giuridica che, per qualunque controversia, consente al condominio di agire contro terzi e ai terzi di agire contro il condominio.
La recente legge di riforma consente anche alle società di capitali di essere nominate amministratori.
Chiunque può esercitare la professione di amministratore, non esistendo – in Italia – un albo professionale, la riforma (L. 220/2012) prevede però una marcata professionalizzazione della figura dell’amministratore, che dovrà essere almeno diplomato, aver ottenuto un’adeguata formazione ed aggiornarsi – obbligatoriamente – con periodicità. In Italia il legislatore nazionale ha scelto la strada di non istituire un albo professionale dedicato agli Amministratori di Condominio, ma ha regolamentato il ruolo delle associazioni professionali che hanno avuto uno speciale riconoscimento ministeriale.
Con la riforma si affaccia l’amministratore di condominio che si evolve in una nuova figura professionale : il Building Manager.
Il Building Manager è una strana figura professionale, a metà tra un amministratore di condominio ed un “tecnico” libero professionista.