L’arte è una sintesi di ricordi e sensazioni: la versione di Peralia – Quanto risulta difficile conservare la memoria delle tradizioni locali? Quanto è importante ricordare la cultura popolare? Come si conciliano e comprendono il design contemporaneo e l’arte caratteristica di un territorio? Apparentemente, sembra che le due tradizioni corrano su binari diversi, paralleli e lontani ma, grazie al lavoro di designer attenti e nostalgici, si stanno aprendo interessanti fusioni tra il cosiddetto “vecchio” ed il cosiddetto “nuovo”.
Nato nel 2013 a Milano, il brand Peralia propone una personale convergenza tra artigianato locale e grafica contemporanea, tra tradizione e design accattivante, tra la storia e la cultura sarda e l’avanguardistica e modaiola Milano. Susanna Pilia, fondatrice di Peralia, nasce a Carbonia nel 1987 e nel 2007 si trasferisce a Como dove si laurea in Design dell’arredo presso il Politecnico di Milano. La sua arte riflette la sua biografia: forme, materiali, motivi della tradizione sarda uniti alla ricerca grafica della Facoltà di Design.
Osservare gli oggetti progettati e modellati da Susanna è quasi come leggere “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Prust ma con un’unica differenza: nel caso di Peralia, non sono il gusto, l’udito e l’olfatto a scatenare la memoria involontaria ed il ritrovamento del tempo perduto, ma la vista ed il tatto. Questi oggetti sono gioielli con i nomi della flora tipica del Sulcis Iglesiente, hanno grafiche rivisitate delle decorazioni dei tappeti sardi, raccontano di tonnare e ricordi di famiglia: un ritorno all’infanzia sarda della designer.
“Basta che un rumore, un odore, già uditi o respirati un tempo, lo siano di nuovo, nel passato ed insieme nel presente, reali senza essere attuali, ideali senza essere astratti, perché subito l’essenza permanente, e solitamente nascosta, delle cose sia liberata, e il nostro vero io che, talvolta da molto tempo, sembrava morto, anche se e non lo era ancora del tutto, si svegli, si animi ricevendo il celeste nutrimento che gli è così recato. Un istante affrancato dall’ordine del tempo ha ricreato in noi, perché lo si avverta, l’uomo affrancato dall’ordine del tempo” Marcel Proust.
Gioielli, tazzine, sottopentole e lampade presentano come filo conduttore una geometria formale dai contorni irregolari, colori primari e un materiale: la ceramica, lavorata rigorosamente a mano. Si tratta infatti di una passione tramandata nella famiglia Pilia che, unita all’interesse per le affascinanti forme create dalla natura la cultura dell’intreccio del tappeto, trova nuovo spolvero negli oggetti di Peralia. Gioielli semplici, eleganti, lineari e preziosi: la ceramica bianca, infatti, è rifinita da un lustro d’oro lucido: un tocco raffinato che rende ogni bijou unico.
“Peralia è ricerca formale, grafica e materica, un luogo raccolto dove regna l’equilibrio degli elementi, dove artigianato e cultura del progetto si incontrano” – Susanna Pilia, fondatrice di Peralia.
Pagina Web: http://www.peralia.it/it/