La Fondazione GB Mossetto presenta “Il lavoro che vorrei”: le professioni del futuro spiegate ai ragazzi.
Nel contesto delle azioni volte a orientare i giovani verso il loro futuro lavorativo, prende forma “Il Lavoro che Vorrei“, un progetto che introduce nelle scuole delle video testimonianze su professioni di frontiera. Attraverso la suddivisione in macro-aree, il progetto intende offrire agli studenti una panoramica sulle potenziali carriere future, cercando di allargare le loro prospettive professionali.
Collaborazione in fase sperimentale con la Regione Piemonte
La fase iniziale di “Il Lavoro che Vorrei” si avvale della collaborazione con la Regione Piemonte. Orientatori specializzati distribuiscono i video realizzati in cinque istituti scolastici del Piemonte, con l’obiettivo di raggiungere più di 500 studenti. Si mira a una futura espansione del progetto su scala nazionale entro cinque anni, iniziando dalle scuole Cairoli Verdi, Gino Strada Ricasoli, Cairoli, Piero Calamandrei e Maria Ausiliatrice.
Varie aree tematiche esplorate
Il progetto si focalizza inizialmente su settori quali innovazione e tecnologia, politica e società, cultura e creatività, e ambiente. Si prevede, negli anni a venire, di arricchire il programma includendo ambiti come arte, giurisprudenza, economia, turismo, scienze, umanistica, tecniche manuali, salute, e imprenditorialità.
Professionisti coinvolti
Il progetto si avvale della partecipazione di professionisti da vari settori: Alice Mariotti nel campo delle relazioni con gli investitori, Diyala D’Aveni nell’investimento e sviluppo aziendale, oltre a figure che spaziano dalla gestione di progetti, alla direzione artistica, alla mediazione culturale, alla conservazione del patrimonio culturale, fino all’influenza nel mercato immobiliare e la cooperazione internazionale.
Il contributo della Fondazione GB Mossetto
La Fondazione GB Mossetto, tramite “Il Lavoro che Vorrei”, aspira a contribuire al dibattito sul futuro lavorativo dei giovani. Questo impegno si inserisce nell’ambito più ampio di Y&S Innovators (Young and Smart Innovators), che punta a mantenere attiva l’attenzione sui cambiamenti nel mercato del lavoro.
Collegamento tra istruzione e prospettive lavorative
“Il Lavoro che Vorrei” si propone di rendere la scuola un ambiente dove gli studenti possano crescere e scoprire potenziali percorsi professionali, anche quelli meno noti o nuovi. L’iniziativa si prefigge di stimolare la riflessione e l’immaginazione dei giovani, esponendoli a un’ampia gamma di possibilità lavorative oltre i tradizionali percorsi noti.
L’impegno della Fondazione e il sostegno locale
Con il supporto della Camera di Commercio di Torino e della Città Metropolitana di Torino, “Il Lavoro che Vorrei” mira a ridurre il divario tra il mondo educativo e un mercato del lavoro in trasformazione. Alexandre Campra, rappresentante della Fondazione, evidenzia la necessità di equipaggiare i giovani con gli strumenti adatti per navigare e anticipare le dinamiche future del lavoro, in un contesto che richiede competenze in continua evoluzione.
In sintesi, “Il Lavoro che Vorrei” rappresenta un tentativo di preparare i giovani a un futuro lavorativo, incentivandoli a esplorare nuovi ambiti professionali e a sviluppare le competenze necessarie per affrontare il mondo del lavoro di domani.