Si legge da Wikipedia che Waze è “scaricabile ed utilizzabile gratuitamente, perché raccoglie dati cartografici e le altre informazioni da parte degli utenti che utilizzano il servizio. Ciò permette alla comunità di Waze di segnalare errori di navigazione, mappatura e incidenti stradali semplicemente eseguendo l’applicazione durante la guida.
Waze utilizza un sistema a punteggio e classifiche per far impegnare ulteriormente gli utenti, consentendo di guidare su delle icone, situate in alcune località, per guadagnare punti aggiuntivi. I mini-giochi favoriscono il coinvolgimento e la concorrenza, e ciò rende le informazioni stradali più aggiornate nelle zone in cui i dettagli sono comunque pochi o mancanti”.
Si dice che Mark Zuckerberg abbia offerto una somma che si aggiri intorno al miliardo di dollari.
Perchè Waze? Per almeno due ragioni:
Waze è un database preziosissimo, per le informazioni che contiene, come ad esempio, i punti di interesse, segnalazioni di errori di navigazione e mappatura. Inoltre è anche un forte aggregatore sociale: grazie al suo sistema a punteggio è in grado di mantenere e coinvolgere attivamente una community di milioni di utenti.
In un mondo sempre più connesso dalla rete, investire nel local rappresenta la migliore garanzia di successo per il futuro e Facebook lo sa bene, visto che ha costruito parte del suo business verificando l’area geografica entro la quale l’iscritto effettuava il login al suo account e vendendo le visualizzazioni di informazioni pubblicitarie legate, ad esempio, ad attività presenti in zona.