Mummy don’t worry: Turutu risolve l’eterno conflitto genitori vs. tecnologia – Il rapporto che oggigiorno che i più piccoli vivono con la tecnologia è piuttosto particolare: i cosiddetti “bambini digitali” sanno maneggiare tablet e smartphone senza mostrare alcuna incertezza già dalla primissima età di 3, 4 anni. I pro e i contro sono numerosi e i vari pediatri, psicologi, educatori dell’infanzia ed opinionisti si trovano in costante dibattito in materia della diffusissima pratica. Giuseppe Riva, docente di psicologia dei nuovi media presso l’Università Cattolica di Milano, annovera tra i rischi il precoce affaticamento della vista, il pericolo di isolamento psicologico (legato soprattutto al mondo dei super eroi e dei cartoni animati che popolano le app) e i costi di alcune app e dei sistemi di acquisto in-app. Per controbilanciare le critiche, il professor Riva propone la possibilità che le giovani menti allenate alla tecnologia possano rivelarsi “grandi” proprio grazie al precoce approccio al digitale, permettendo di sviluppare capacità cognitive fuori dal comune.
Partendo dal presupposto che quello fra i bambini e la tecnologia è un rapporto intuitivo e che i nuovi strumenti digitali possono aiutare i piccoli a crescere e a sviluppare capacità e intelligenze, programmatori ed educatori sviluppano e migliorano ogni giorno nuovi e modernissimi “stimoli”, nuovi ed accattivanti mezzi di istruzione.
Zofia è una mamma digitale. È nata in Polonia e si è trasferita in Italia quando ha conosciuto Paolo, suo marito. Grande appassionata di tecnologia, dopo una laurea e un Master ha sempre lavorato nel mondo dell’informatica e da quando ha sposato Paolo, laureato in Ingegneria informatica al Politecnico di Torino, ha iniziato a guardare i computer e le App con occhi diversi. Nel frattempo è nato Gabriele e qualche tempo dopo, nel 2015, è nata TURUTU, la sua start up. E la passione si è trasformata in business. L’idea è quella di creare App colorate, divertenti, educative, semplici, in altre parole di offrire ad altre mamme (e papà) ciò che lei stessa avrebbe voluto trovare in rete per suo figlio.
Le App di Zofia nascono così. Lei le pensa e Paolo le programma. Dal lavoro di squadra sono nati diversi titoli, tutti rigorosamente in multi lingua: italiano, inglese, francese, spagnolo e naturalmente polacco. Tutte le app di Tututu per bambini sono a pagamento per scelta: Zofia è prima di tutto una mamma e sa quali insidie possano nascondersi dietro un link inserito nelle App e preferisce mettere al sicuro i suoi piccoli utenti. La App di Zofia sono tante. Si va da quelle per i più piccini (a partire dai tre anni) fino a quelle per la scuola primaria. Le ha pensate a mano a mano che Gabriele cresceva, affrontando insieme a lui i problemi e le conquiste di ogni età.
L’ultima nata è Turutu–Tabelline Parlanti, uno strumento prezioso per tutti i bambini (e non solo) che devono imparare le tabelline. Se per molte generazioni di scolari sono state un incubo, Zofia è riuscita a trasformarle in “gioco educativo” divertente e coinvolgente: quello proposto da Zofia è un nuovo modo di studiare che unisce il metodo tradizionale al riconoscimento vocale, sfruttando le potenzialità del mondo digitale. Certificata dagli insegnanti di Educational App Store, Tabelline Parlanti è uno strumento davvero utile, che accompagna il bambino nei suoi progressi e lo aiuta a imparare divertendosi.
Nell’indice di Turutu ci sono tante storie, quelle che tutte le mamme e i papà hanno raccontato ai loro bimbi prima di addormentarsi. Raperonzolo, Biancaneve, I tre Porcellini, Cappuccetto Rosso. Le Fiabe prendono vita e i bambini, magari aiutati dai genitori, possono giocare con i protagonisti, esplorare, sfogliare, inventare e anche abituarsi al suono delle lingue straniere, dal momento che tutte le fiabe sono disponibili anche tradotte. Dedicata ai piccolissimi c’è la serie Turutu-Ditamatte. Principesse, pirati, navi, aerei, dinosauri…le forme, l’alfabeto. Si tocca lo schermo e il disegno prende vita. Quanti mondi da esplorare, quante storie da raccontare!