Un’azienda con sede in Italia propone un nuovo modo di spostarsi: sfruttando l’aria.
Si chiama (Knowledge for Aviation) Spa, società con sedi nel Lazio e in Campania impegnata nella realizzazione di un’innovativa famiglia di elicotteri ultraleggeri.
Delle piccole auto volanti, che permettono di percorrere spazi solitamente congestionati dal traffico, in totale sicurezza e affidabilità.Se percorrere grandi spazi urbani oggi comporta un impegno in termini di tempo, domani potrebbe non essere più così. Per percorrere in macchina una città come San Paolo del Brasile da una parte all’altra potrebbero volerci anche più di 4 ore.Perché non provare a volarci sopra?E’ la mission di questa azienda italiana che grazie ad un brevetto difeso in tutto il mondo, progetta e costruisce piccoli elicotteri biposto e bimotore, sfruttando un accordo con un importante partner cinese. K4A ha infatti siglato una joint venture con la cinese Changxing Aviation Equipment Corporation, leader in Cina nella realizzazione di manufatti per le più importanti aziende aerospaziali nel continente Asiatico.
Questo accordo – ha dichiarato Dario Scalella, presidente K4A – è un passo importante che apre all’azienda le porte di un mercato in forte espansione, interessato a coniugare innovazione e sicurezza per lo sviluppo di una nuova generazione di elicotteri leggeri.Con questa nuova generazione di elicotteri – aggiunge Scalella– immaginiamo di avere una nuova Smart dei cieli, cioè piccole auto volanti […] per incominciare ad avvicinare le persone al trasporto aereo sulle città e dovunque.
Una collaborazione importante, un’operazione da 32 milioni di dollari, che ha dato vita alla Jiangxi Deli Helicopter Industrial co. Ltd. Il partner cinese si farà carico degli investimenti economici, mentre la società italiana, che deterrà il 48% delle quote del mercato metterà a disposizione il proprio know-how ed il proprio progetto innovativo, portato avanti da 28 addetti, il 68% dei quali laureato in ingegneria e con età media inferiore ai 40 anni.Un progetto ambizioso, non solo per l’aspetto innovativo del prodotto, ma anche per una forma di collaborazione tra Italia e Cina che coniuga il progetto industriale con la valorizzazione di competenze italiane e il contenimento della fuga di cervelli.