Chi è Stefano Buono? E perchè può cambiare il mondo (e l’Italia)?
Nel 1994, Stefano Buono, all’epoca un giovane fisico di 28 anni del CERN di Ginevra, aveva pianificato un avventuroso viaggio in barca a vela in giro per il mondo. Tuttavia, il suo destino prese una svolta inaspettata quando ricevette una chiamata da Carlo Rubbia, premio Nobel, che lo invitò a unirsi a un ambizioso progetto per sviluppare un reattore nucleare avanzato, pulito e sicuro. Abbandonò il suo sogno di viaggio e si dedicò completamente al progetto, convinto di poter apportare un cambiamento significativo nel settore nucleare.
Nonostante le sfide e gli ostacoli, il progetto iniziale si arenò intorno al 2000, in un periodo in cui il nucleare era oggetto di crescenti preoccupazioni a causa di eventi come Chernobyl. Buono, tuttavia, non perse mai di vista il suo obiettivo. Nel 2002, acquistò un brevetto sviluppato dal team di Rubbia e fondò Advanced Accelerator Applications, un’azienda di medicina nucleare che raggiunse successi notevoli, culminando con la vendita a Novartis per 3,9 miliardi di dollari nel 2018.
Sempre attento alle evoluzioni del settore nucleare, Buono notò un rinnovato interesse globale per l’energia atomica e la necessità di decarbonizzare il settore. Nel 2021, ha fondato newcleo, una startup italiana impegnata nello sviluppo di reattori nucleari di nuova generazione. Questi reattori compatti da 200 MWe utilizzano una miscela di combustibile Mox, composta da uranio impoverito e plutonio, proveniente da scarti di altri impianti, con l’obiettivo di bruciare scorie anziché generarle.
Newcleo, con sede in Inghilterra e presenza in Francia e Italia, ha raggiunto risultati significativi. Nel 2022, ha raccolto 300 milioni di euro, diventando la terza azienda nucleare al mondo per raccolta di fondi. La startup, attualmente con 360 dipendenti, sta avanzando con decisione. I primi test su sistemi non nucleari inizieranno nel 2024 presso il centro Enea del Brasimone in Italia, mentre un prototipo verrà installato nel 2026.
Newcleo ha attirato numerosi investitori, tra cui Exor Seeds, Davide e Vittorio Malacalza, la famiglia Rovati, il Club degli Investitori, Liftt, e altri importanti nomi. La società ha recentemente acquisito aziende italiane e svizzere specializzate nel settore, creando una solida catena di fornitura.
Il fondatore Buono, affrontando apertamente il tabù associato all’energia nucleare, sottolinea la necessità di educare il pubblico e cambiare la percezione sull’energia atomica. L’obiettivo di newcleo non è solo quello di sviluppare reattori avanzati, ma anche di diventare una multinazionale dell’energia elettrica, con un occhio di riguardo per l’Europa. Buono crede che la nuova generazione, informata e consapevole, porterà a una rinascita del nucleare anche in Italia. Guardando al futuro con ottimismo, egli sostiene che il ritorno del nucleare made in Italy è non solo probabile, ma inevitabile, poiché il mondo non potrà fare a meno di adottare questa fonte di energia avanzata.