Il 9 dicembre al teatro Colosseo di Torino, uno spettacolo teatrale in cui teatro, danza, musica dal vivo, opera lirica e circo contemporaneo dialogano e si intrecciano sulla scena, 5 opere, 12 artisti coinvolti, un’orchestra di 37 elementi; musica, teatro, danza e circo contemporaneo per creare una nuova opera in occasione dell’anno dedicato a Giacomo Puccini, tra i più grandi compositori musicali di sempre.
In occasione del centenario pucciniano: PUCCINI DANCE CIRCUS OPERA, per coro di corpi e strumenti
Compagnia blucinQue presenta in prima assoluta uno spettacolo in cui teatro, danza, musica dal vivo, opera lirica e circo contemporaneo dialogano e si intrecciano sulla scena, per creare una nuova opera in occasione dell’anno dedicato a Giacomo Puccini, uno dei più grandi compositori musicali di sempre.
Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti, è un progetto che nasce da una co-produzione tra blucinQue e Orchestra della Toscana ed è sostenuto dal Centro nazionale di produzione blucinQue Nice. Porta in scena dodici protagonisti, con un cast quasi completamente al femminile composto da sei performer, un trio d’archi, una musicista di elettronica e violoncello, una voce solista, sotto la guida della coreografa e di una direttrice d’orchestra. L’ensemble include un’orchestra di 37 musicisti, con l’intento di far emergere le caratteristiche di cinque icone femminili delle opere di Puccini: Manon Lescaut (1883), La Bohème (1896), Tosca (1900), Madame Butterfly (1904) e Turandot (1926).
La regia e la coreografia sono curate da Caterina Mochi Sismondi, ideatrice dello spettacolo. In scena si esibiscono Elisa Mutto (Madama Butterfly), Sara Frediani (Tosca), Marta Alba (Turandot), Iolanda Del Vecchio (Manon Lescaut), Rocio Belen Reyes Patricio (Mimì), insieme a Ivan Ieri e Michelangelo Merlanti, rispettivamente voce e corpo di Puccini. La musica elettronica è curata dalla compositrice e violoncellista Beatrice Zanin, che dirige il trio d’archi composto da Irene Dosio, Maria Sandu e Nadia Marino.
Dietro le quinte, il sostegno al progetto arriva anche da una rete di imprese guidate da donne o che pongono un focus strategico sull’universo femminile. Tra i supporter principali vi sono Xerjoff, Sargomma Società Benefit, Mattioli, Fresia Alluminio, BLE & Associates SRL, Emporio Vegetale, CAMS, Fantolino, Nove e Synergie Italia.
La scena e il femminile
“In scena – spiega la regista Caterina Mochi Sismondi – oltre alla danza si alternano alcune tecniche di circo contemporaneo come la sospensione capillare, che porta in aria Cio Cio San trasformandola in Butterfly, e la corda aerea, che diviene armatura, protezione e possibile via di fuga per Turandot. Tutti gli attrezzi, come le cinghie, il cerchio e il trapezio, non sono solo strumenti di virtuosismo, ma portatori di significato, integrati nella scenografia e nei costumi delle protagoniste. Le artiste prendono il volo, anche grazie al rigger e performer Michelangelo Merlanti, creando una scena dipinta tra terra e cielo. In forma di recitativo, Ivan Ieri riporta frammenti dei libretti pucciniani, intervallati da immagini video riprese in diretta dallo stesso attore. Sullo sfondo, la musica del trio d’archi al femminile accompagna la scena”.
Teatrodanza, circo contemporaneo e musica dal vivo si incontrano in un dialogo per un coro di donne in movimento, ispirate alle figure femminili di Puccini, come portatrici di talento e capaci di scegliere e agire per affermare la propria personalità, i propri sogni e i propri ideali. Donne che cedono alle debolezze, che affrontano le lotte della vita amorosa, che cadono e si rialzano, reagendo per trasformare l’ambiente, trovare nuove prospettive e affrontare le sfide che si presentano per potersi rinnovare attraverso il lavoro del corpo in scena.
Dalle opere del compositore, spesso criticato per il suo approccio al mondo femminile, emerge un intero universo che ruota intorno alle protagoniste. Lo sguardo pucciniano le rende non più solo eroine, ma creature terrene, che vivono gli imprevisti della quotidianità, chiamate a scegliere, talvolta a un bivio, e sempre in cerca di una soluzione, anche drammatica, che faccia emergere la loro forza e il loro valore.
Una rivisitazione artistica in chiave contemporanea
L’opera è una rivisitazione artistica in chiave contemporanea, in cui il movimento e l’uso dello spazio in questo “coro di corpi” supera il canto a favore delle partiture musicali, modellate con suoni ambientali e scorci di testo interpretati da Ivan Ieri. L’opera si struttura in coreografie aeree e terrene, in un atto liberatorio del corpo, che vuole emergere privo di costrizioni, danzando. Così, le donne si sostengono, cadono e si rialzano, viaggiano nel tempo tra passato, presente e futuro, e nello spazio scenico si spostano come un’onda che di volta in volta fa affiorare caratteristiche, segni, luoghi e personalità delle cinque figure: da Manon a Cio Cio San, da Mimì a Tosca a Turandot. Queste immagini femminili non sono solo icone della scena pucciniana, ma anche la trasposizione di donne conosciute da Puccini, storie di mondi che ancora oggi portano l’attenzione sull’identità femminile del nostro tempo.
La volontà artistica
“La volontà è quella di parlare intimamente al pubblico per portarlo in un viaggio visionario”, commenta Caterina Mochi Sismondi, direttrice artistica della Compagnia blucinQue e regista e coreografa dello spettacolo. “Lavorare su Puccini è stato un invito a cogliere nelle sue donne il coraggio di osare, il talento, la capacità di reagire e agire per tutelare la propria identità e i propri diritti. Questi focus vengono portati sulla scena attraverso una modalità espressiva che vuole, nella sintesi delle arti e con la forza della danza e del movimento, percorrere una strada innovativa, celebrando la tradizione culturale e l’importanza di queste opere del maestro Puccini”.
Uno spettacolo onirico e avvolgente, dove la musica classica incontra la musica contemporanea ed elettronica della compositrice Beatrice Zanin. Teatro e danza si sposano con la dimensione del circo contemporaneo: le azioni sceniche fluttuano tra terra e cielo, con un filo drammaturgico che unisce le cinque opere di Puccini in un dialogo tra discipline diverse e la rivisitazione di alcuni libretti.
Gli allestimenti scenografici richiamano un vecchio teatro o una sala da concerto di una reggia in decadenza, come un luogo sospeso nel tempo. Ogni elemento scenico diventa interattivo e dinamico, niente rimane stabile: oggetti di scena, video, attrezzi, parole e corpi danzano in diverse direzioni, acquisendo nuovo significato nella ricerca della libertà, anche attraverso il volo. Gli elementi scenici trovano così il modo di essere reinterpretati insieme alle composizioni di luci curate da Massimo Vesco, light designer della Compagnia blucinQue.
Produzione e sostegno
Puccini Dance Circus Opera è stato concepito in due versioni: un’Opera minor, con cinque performer donne, un attore e un performer e rigger in scena, accompagnate dall’elettronica e dal violoncello di Beatrice Zanin, insieme al trio d’archi; e un’Opera maior, che coinvolge un più ampio organico artistico insieme all’Orchestra della Toscana, composta da 37 musicisti, diretti da Gianna Fratta, e che debutta il 30 novembre 2024 al Teatro Verdi di Firenze.
La produzione è stata realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e degli Istituti Italiani di Cultura all’estero di Bruxelles, Madrid e Parigi.
Un’opera che coinvolge tutti i sensi: grazie al contributo di Xerjoff, anche l’olfatto è protagonista, con Casamorati, una collezione di fragranze vintage ispirata all’arte antica della profumeria italiana. Ad ogni protagonista dell’opera è stata abbinata una fragranza, evocando le loro storie attraverso l’olfatto. Manon Lescaut è accompagnata da Quattro Pizzi, una fragranza che richiama nobiltà e segreti; Mimì da Bouquet Ideale, un romantico abbraccio di vaniglia e muschio; Tosca da La Tosca, un profumo floreale e aromatico che richiama l’opera italiana; Madama Butterfly da Dama Bianca, con note di muschio bianco e gelsomino egiziano; Turandot da Levar del Sole, ricco di passione e mistero.
Lo spettacolo è una celebrazione dell’identità e della forza femminile, che unisce creatività, circo contemporaneo, teatrodanza, musica e opera per raccontare le donne immortalate da Puccini.
Sponsor e partner del progetto
Lo spettacolo è sostenuto da una rete di imprese guidate da donne o con un focus strategico sull’universo femminile. Tra i supporter principali vi sono Xerjoff, Sargomma Società Benefit, Mattioli, Fresia Alluminio, BLE & Associates SRL, Emporio Vegetale, CAMS, Fantolino, Nove e Synergie Italia. Queste aziende hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo, supportando l’arte e la cultura e valorizzando la centralità e la forza dell’universo femminile nelle diverse declinazioni artistiche ed economiche del progetto.
Dichiarazioni degli imprenditori
“Siamo lieti di sostenere con il nostro brand Casamorati 1888 lo spettacolo teatrale che celebra Puccini in tutta Europa. Il marchio, che fa parte della famiglia Xerjoff, è un’ode all’epoca dell’Art Nouveau e alla sua raffinata eredità, e lo abbiamo riportato in auge conferendogli il nostro spirito innovatore. Sin dalla sua nascita la nostra maison di profumeria artistica Xerjoff ha fatto della sperimentazione e della ricerca il suo tratto più autentico e inimitabile. I profumi sono prodotti “fisici”: depositandosi sulla pelle, esprimono emozioni e sensazioni differenti da persona a persona. Le stesse che questo evento trasmetterà agli spettatori attraverso le storie di incredibili icone femminili tratteggiate da uno dei compositori più grandi dei nostri tempi. A ognuna di esse abbiamo abbinato i profumi Casamorati 1888, per imprimere le loro storie nella memoria attraverso l’olfatto”. Sergio Momo, CEO Xerjoff Group.
“Con l’adesione al progetto, Sargomma Società Benefit promuove l’interessante connubio tra arte e industria, confermando il suo interesse per la cultura e l’attenzione che nutre nei confronti delle donne. In particolare, mediante quest’opera Sargomma SB onora tutti i tratti femminili, qualunque ne sia la declinazione e, insieme, onora la forza più grande che Puccini racconta costantemente, cioè la forza dell’amore, che dà dignità anche alle debolezze, alle finzioni e all’imperitura cangianza del carattere femminile. Se il sacrificio è spesso la nota che accomuna le donne pucciniane, vogliamo sperare che il ripercorrerlo artisticamente lo faccia diventare sempre di più un’ombra consapevole che tende a svanire; laddove ciò che sostiene le donne, come il cavo d’acciaio per il funambolo, sia la loro intelligenza, caparbietà, resilienza ed equilibrio”. Brigitte Sardo, CEO Sargomma.
“Credo che ogni donna porti con sé un’infinita ricchezza di esperienze, sentimenti e visioni uniche. È questa straordinaria diversità che ispira il nostro lavoro nell’azienda orafa. Creiamo gioielli che non solo abbelliscono, ma che raccontano storie, celebrano la forza e la bellezza delle donne in tutte le loro sfaccettature. È per questo motivo che abbiamo scelto di sostenere Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti, che unisce creatività femminili, circo contemporaneo, teatrodanza, musica e opera per raccontare le donne che Puccini ha immortalato nelle sue opere”. Licia Mattioli.
“Siamo felici di partecipare a un progetto in cui il motore sono l’arte e la cultura, convinti che siano temi che riguardano anche il cibo, e in particolare la filosofia di alimentazione che da anni ci impegniamo a portare avanti. In particolare, amiamo che la figura di riferimento sia un innovatore come Giacomo Puccini, che nel corso della sua brillante carriera è stato capace di essere un precursore e un innovatore, senza mai dimenticare la grande tradizione che aveva alle spalle ma anzi rendendole omaggio portandola a un livello più contemporaneo”. Giorgia Chiodi Latini, Emporio vegetale.
“Appoggiamo con entusiasmo un progetto che sostiene le donne nell’arte non solo come muse ispiratrici ma per il valore professionale in grado di apportare. Non dobbiamo dimenticare che, anche nella realtà artistica, le convenzioni sociali e culturali sono state a lungo un ostacolo alle carriere femminili: se il primo concerto diretto da una donna, la compositrice Nadia Boulanger, risale al 1936, fino agli anni ’60 le principali orchestre sinfoniche mondiali erano di fatto precluse alle donne musiciste. Nella veloce, inarrestabile evoluzione della società, l’arte deve promuovere il superamento delle differenze di genere: ogni essere umano, donna o uomo, deve avere la possibilità di esprimere la propria creatività, tenacia e ambizione in qualunque contesto professionale e sociale. Un compito sicuramente difficile ma, come ci ha insegnato il maestro Ezio Bosso: La musica è una vera magia: non a caso i direttori hanno la bacchetta come i maghi”. Monica Benedetto, CAMS.
“Abbiamo deciso di aderire al progetto nell’ottica della diversificazione, perché poniamo particolare riguardo alla nobile missione dell’arte quando, nell’accezione della sua rappresentazione al femminile, ne valorizza le note empatiche, e quando le stesse coniugano forza, capacità, sacrificio e tenacia. Un’azienda prevalentemente al femminile non può che onorarsi di celebrare le donne”. Loredana Reynaud, Founder BLE & ASSOCIATES SRL.
“Mi è piaciuto il progetto perché mi identifico nella donna pucciniana che è la rappresentazione totale di quell’universo che è la musica, e la musica è arte”. Cristina Fresia, AD di FRESIA ALLUMINIO.
“Con profonda fiducia Uova Fantolino appoggia il progetto volto ad esaltare la capacità di concepire un universo più inclusivo e paritario. Da sempre mi sono dedicata alla promozione dell’arte, del design, e alla tutela dei diritti, specialmente quelli delle donne. In un’epoca in cui gli scenari globali disegnano orizzonti di incertezze, ho la convinzione che sostenere un’esperienza artistica e teatrale come quella di blucinQue possa diffondere un messaggio intriso di serenità e speranza. Il nostro impegno, in veste di società agricola, consiste nell’offrire ai consumatori Fantolino prodotti che rappresentino appieno questi valori di rispetto, salute e bontà. Il nostro sostegno è un atto di supporto all’arte e alla cultura, e rappresenta una tappa verso la costruzione di una società più inclusiva, equa e solidale.” Gabriella Fantolino, Amministratrice di Uova Fantolino.
“Siamo entusiasti di sostenere un progetto creativo e innovativo come il ‘Puccini Dance Circus Opera’, nel centesimo anniversario del grande compositore, nelle cui opere emergono grande umanità e sensibilità nei confronti delle donne. Per Synergie la parità di genere è una priorità, insieme all’accesso alla cultura, la realizzazione professionale e il benessere di ogni Persona. Per questo ci impegniamo quotidianamente a supportare i sogni e i progetti di chi si affida a noi, accompagnando candidati e aziende nella ricerca della propria unicità ed espressione autentica, aspetti essenziali in una società sostenibile e inclusiva”. Giuseppe Garesio, A.D. Synergie Italia.