Quando e come investire sul patrimonio immobiliare? Ce lo spiega Finint – Quando si parla della crisi che ha investito il sistema economico mondiale bisogna sempre specificare settori e categorie finanziarie: ognuno ha risentito in maniera diversa accusando più o meno il colpo. Uno dei settori che più ha sofferto della crisi è stato sicuramente quello immobiliare che dal 2010 al 2014 ha visto una riduzione dei prezzi delle abitazioni dell’11% (le più colpite, oltre il 5%, sono state quelle con qualche anno alle spalle). Da questo quadro si intuisce la diffidenza degli istituti bancari a concedere finanziamenti e prestiti al fine di sovvenzionare la costruzione di nuovi edifici.
Martedì 10 novembre 2015 si è tenuto il primo workshop organizzato da Finint Green Hub, l’innovativo programma che propone un servizio di chiavi in mano per la famiglia che intende rendere la propria abitazione energeticamente efficiente. Valorizzazione del patrimonio immobiliare, sostenibilità ambientale ed economica e garanzia di un risparmio certo: sono queste le parole d’ordine dell’ambizioso progetto che coniuga professionalità, efficienza, comfort e alta tecnologia. Per enfatizzare il fine didattico della giornata, l’incontro è stato ospitato presso il Centro di Formazione Knauf.
Aziende del calibro di WeDo, Finanziaria Internazionale, Gabetti, Finstral e Knauf, leader nei settori di edilizia sostenibile e di efficienza energetica, hanno illustrato le strategie per presentare e valorizzare i progetti di riqualificazione che andranno sottoposti ai Clienti finali della ristrutturazione: tutto ciò garantisce al consumatore serietà, qualità ed utilizzo di materiali e tecnologie certificate. Il servizio di consulenza tecnico e finanziario è calibrato su misura per rispondere alle precise richieste del cliente.
La ristrutturazione è l’unico settore immobiliare attivo che da riscontri positivi e certi, infatti, al contrario di un immobile di nuova costruzione, non comporta rischi di rivendibilità. Il problema più consistente che gli istituti di credito devono affrontare è quello di riuscire mettere in contatto domanda ed offerta, tra le banche ed il patrimonio immobiliare da riqualificare. Alessio Casonato, Presidente Finint Mediatore Creditizio, spiega che oggi tutti gli istituti bancari hanno interesse a fare impiego, i problemi e le difficoltà riguardano, piuttosto, la qualità del credito: “Finanziare la costruzione di un nuovo immobile è un rischio, finanziare un già cliente che vuole ristrutturare casa è un’opportunità”.
Come si muove Finint per accertarsi che un investimento abbia un esito positivo e vantaggioso? In questo caso viene usato a modello il concetto di break even. Certo, spiegare il punto di pareggio ad una famiglia, o comunque a chi non è pratico di economia gestionale, non risulta sempre molto facile: infatti sono ancora poche le famiglie che decidono di investire i propri risparmi nella ristrutturazione e nella riqualificazione energetica. “Con un intervento di ristrutturazione si ottengono dei tagli sensibili, anche dell’80%, delle spese di mantenimento della casa e un aumento del valore al metro quadro della casa medesima (certificabile). Se da un lato la famiglia beneficia del rendimento dato dall’abbassamento delle spese e dall’aumento del valore dell’immobile, dall’altro l’istituto di bancario avrà la garanzia che l’investimento verrà ripagato”.
Perché è necessario sensibilizzare il pubblico su argomenti di riqualificazione energetica? Perché una famiglia dovrebbe convincersi ad effettuare interventi di ristrutturazione? Per vedere aumentare il valore della propria casa, per poter beneficiare di un tangibile risparmio, per poter sfruttare gli incentivi statali previsti (65% per la riqualificazione e 50% per le ristrutturazioni), ma soprattutto perché stiamo uscendo dalla crisi.
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