Quando si parla di startup, a fare il filo all’Italia è la Russia. Proprio così, è il programma “Italia Startup Visa” a dircelo. Il progetto è stato lanciato dal Ministero italiano dello Sviluppo Economico con l’obiettivo di dare una bella boccata d’ossigeno al sistema imprenditoriale nazionale, attirando gli investitori stranieri. Tra le nazioni partecipanti, al primo posto per numero di candidature, c’è la Russia.
Un programma innovativo per dare la possibilità agli imprenditori extra-Ue di avviare una startup In Italia.
Alla Russia piacciono le nostre startup. Gli imprenditori russi si sono posizionati al primo posto per numero di partecipanti al progetto Italia Startup Visa. L’innovativo progetto è stato lanciato dal ministero dello Sviluppo Economico italiano per rendere più semplice agli imprenditori extra-Ue l’avviamento di una startup In Italia. Lo scopo è quello di attrarre investitori stranieri nella nostra Penisola, favorendo il sistema imprenditoriale nazionale.
Lanciato dal Mise il 24 giugno 2014, il programma Italia Startup Visa ha cambiato l’iter standard per la concessione dei visti di ingresso per lavoro autonomo, introducendo una procedura semplificata, telematizzata e centralizzata, che permette di avere un assenso o un diniego entro 30 giorni. Secondo i dati, aggiornati ad Aprile 2016, delle100 candidature pervenute, sono ben 24 quelle che arrivano dalla Russia, e di queste 22 sono già state accettate. Seguono, per numero di candidature, Stati Uniti con 12, Pakistan con 11 e Ucraina con 10.
Il primo russo ad aver inoltrato la richiesta è Denis Bulichneko, un trentaduenne originario di Mosca, che ha elaborato un’applicazione per turisti che amano viaggiare in solitaria. L’app, chiamata Route.tips, permette di condividere informazioni su percorsi di viaggio insoliti, grazie a una mappa interattiva. Lo startupper racconta così il proprio progetto: «Questo progetto aveva bisogno di un luogo ricco di turisti. E l’Italia è l’ideale. La vicinanza agli altri Paesi europei poi fa sì che la richiesta di tali contenuti sia particolarmente elevata. E non dimentichiamo che il più delle volte le informazioni in lingua inglese in Italia sono carenti». L’idea è quella di offrire ai viaggiatori una piattaforma con il giusto mix di creatività e condivisione.
Il Ministro per lo Sviluppo, Federica Guidi, ha dichiarato che l’«Italia Startup Visa è un ulteriore tassello della policy a favore delle startup innovative. Uno strumento volto a incrementare la capacità di attrazione del nostro Paese approfittando della crescente mobilità delle intelligenze e degli imprenditori innovativi su scala globale». «Da oggi – ha aggiunto il ministro – un cittadino di un paese extra-UE che vuole costituire una startup innovativa in Italia potrà ottenere il visto di ingresso in modo estremamente semplificato e veloce».
Non c’è da stupirsi del fatto che gli investitori stranieri, in particolare i russi, decidano di puntare all’Italia. Secondo il Wall Street Journal sono molti i fondi di venture capital che stanno lasciando il territorio russo per altri mercati, aprendo uffici all’estero e concentrando i loro investimenti su startup straniere. Stando ai dati della Banca di Russia, capitali per circa 56,9 miliardi di dollari hanno lasciato il Paese nel 2015, e tra questi anche fondi che investono in imprese new technology.
http://www.wired.it/economia/start-up/2016/09/01/startup-russe-italia/
http://innovazione.diariodelweb.it/innovazione/articolo/?nid=20160902_389991
http://www.esteri.it/mae/visti/linee%20guida%20italia%20startup%20visa.pdf
http://www.economyup.it/startup/4337_startup-visa-57-visti-a-imprenditori-extra-ue.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Federica_Guidi