Sabiana, l’aria pulita italiana invaderà tutto il mondo grazie alla recente incorporazione nel Gruppo Svizzero AFG.
Il passaggio da un’azienda a conduzione familiare, per quanto grande, ad azienda a conduzione manageriale, è di per sè un passaggio emotivo, epocale. Lo è per il management, abituato alla gestione diretta dell’azienda, alle decisioni rapide, alle intuizioni, ma lo è anche per la famiglia, abituata a gestire un’impresa con la semplicità di una parte del proprio corpo, come una mano.
Accade sempre, prima o poi, accade per fattori esterni, interni. Succede. E’ successo anche a Sabiana, azienda nata nel 1929 e guidata da 50 anni dalla forza di volontà e dal coraggio di Giorgio Pellegrini e Luigi Smaghi, dal sodalizio di due famiglie che proprio negli scorsi mesi ha individuato una strada nuova verso l’internazionalizzazione.
E’ tutto nato dal desiderio di vedere i prodotti Sabiana in tutto il mondo. L’internazionalizzazione, in questo periodo storico, non è qualcosa che possono affrontare due famiglie da sole.
Spiega Giorgio Pellegrini, che adesso è Advisor.
Per questo abbiamo valutato seriamente la proposta del gruppo svizzero AFG (che ha acquisito le quote di maggioranza di Sabiana alla fine di giugno 2014). Non volevamo cedere ad un fondo di investimento, che sposta la produzione o che si occupa esclusivamente di finanza. Volevamo qualcuno che conoscesse il mestiere, che proponesse per Sabiana un futuro nel settore, non un futuro finanziario. La proiezione di Sabiana, adesso, è una proiezione a lungo termine.
Secondo Pellegrini, le direttrici di questa decisione sono state essenzialmente due. La prima è appunto quella dell’internazionalizzazione, la seconda è quella dimensionale. Le logiche di gruppo, aggregative, permettono di ottimizzare i costi, di generare più utili e di innescare investimenti più impegnativi, impossibili da sostenere da soli.
Il management e la produzione Sabiana resteranno in Italia, a Corbetta, dove sembra che l’intero paesino sia cresciuto intorno allo stabilimento. La testa sarà magari altrove, ma il cuore è rimasto qui.
Sabiana è un’azienda che produce impianti di condizionamento e, più in generale, si occupa di comfort degli ambienti. E’ la numero 1 in Italia e ha un fatturato composto al 50% da vendite verso l’estero. Il tipico Made in Italy di elevatissima qualità, condotto fin qui in maniera familiare.
Alla domanda “Come ci si sente?”, Giorgio Pellegrini aspetta qualche secondo prima di rispondere, guarda negli occhi l’interlocutore e poi spiega:
Le famiglie si allargano, il ricambio è troppo giovane, bisogna assicurare un futuro a chi entra in azienda adesso. Bisogna pensare sia al bene delle famiglie proprietarie dell’azienda che al bene dei lavoratori. E’ vero, siamo stati un’azienda familiare, ma al passare delle generazioni parlare di famiglia comincia a perdere di significato.
La decisione è stata ponderata, valutata e soppesata con l’unico scopo di garantire un futuro alla produzione e all’azienda.
E’ vero che bisogna contare le azioni, ma ci sono delle azioni che contano di più e l’idea di proseguire in eterno in un’ottica imprenditorial/familiare è completamente fuori dal tempo.
Poi si sofferma ancora un secondo a guardare verso l’orizzonte, Giorgio Pellegrini, prima di chiudere l’intervista con una chiosa impossibile da dimenticare:
L’imprenditore che guarda al futuro guarda prima di tutto al benessere dell’azienda.
Non possiamo che essere d’accordo.
Qui sotto potete vedere una vecchia intervista a Giorgio Pellegrini, datata 2012, che all’epoca era Amministratore Delegato di Sabiana.