Il Salone e il Fuorisalone del Mobile. Insieme, fanno la Milano Design Week. E per una settimana, Milano è davvero al centro del mondo.
Ve la raccontiamo con i nostri occhi domenica 29 aprile alle ore 21.00 su Sky (ch. 825 People Tv) e qui con tutte le anticipazioni del servizio.
434.509 presenze in 6 giorni, da 188 paesi del mondo, con un incremento di visitatori del 26% rispetto al 2017.
Il Design del Mobile ha Milano come capitale mondiale.
Un giro d’affari enorme per l’economia del Made in Italy, perché vale 41 miliardi di euro di produzione, 15 dei quali dedicati all’export con oltre 320mila addetti e una concentrazione maggiore nel nord est d’Italia con naturalmente Milano a farla da padrone con oltre 4620 aziende attive nel settore.
Siccome sono abituato a farmi delle domande, mi sono chiesto come mai dopo 57 anni di attività e un numero indefinibile di mobili prodotti, oltre mezzo milione di persone da tutto il mondo continua a venire a Milano, in Italia, per vedere il Salone.
Cosa abbiamo ancora da dire noi italiani? Perché i designer di tutto il mondo amano lavorare con le aziende italiane e perché i mobili prodotti in Italia sono ancora apprezzati in tutto il mondo?
L’ho chiesto a molti esperti e ho cominciato da Daniele Lago, amministratore delegato e direttore creativo di Lago, azienda veneta che produce arredo di design e che ha saputo crescere in maniera impetuosa e inarrestabile negli ultimi anni proprio grazie ai suoi stupendi mobili. Daniele, perché gli stranieri continuano a venire a Milano e a guardare quello che facciamo? Quest’anno la vostra linea ha un’ispirazione quasi futurista, anche se trova in Leonardo da Vinci il proprio simbolo. Cosa vuol dire per Lago never stop looking beyond? Scopriamolo insieme con l’intervista che segue
Alias è un brand italiano di design che nasce nel 1979 e da subito si distingue per le sue linee sottili e la vocazione tecnologica dei suoi prodotti. Le sedie “Spaghetti” di Giandomenico Belotti e “Seconda” di Mario Botta sono esposte al MoMa di New York e il brand fa della qualità tecnologica del prodotto e della collaborazione con design internazionali la propria forza. Abbiamo intervistato Patrick Norguet, designer francese che da anni collabora con Alias, parlando del rapporto tra designer e aziende produttive, uno dei motivi per cui in Italia la silicon valley del design c’è e si trova tra il Veneto e la Brianza.
Ad Andrea Sanguineti, Brand Manager di Alias, abbiamo chiesto perché i designer internazionali e in generale tutto il mondo guarda all’Italia quando si parla di design di interni. Scopriamo insieme le due interviste con il servizio che segue
E poi il Fuorisalone. Spente le luci sulla fiera, dopo le 18 tutti si riversano in città. Milano brulica di eventi, oltre 1000 in una settimana, che suddividono la città in zone. Da Brera a Tortona, passando per Bovisa, Lambrate. La città si accende e Milano mostra il meglio di sé in una settimana, aprendo le proprie porte soprattutto agli interventi di architetti e aziende straniere.
Se al Salone del Mobile il design è prevalentemente di interni, al fuorisalone il concetto di design è esteso a tutto tondo, lasciando spazio ai brand internazionali che invadono le location con i loro eventi promozionali, che comunque hanno sempre e rigorosamente a che fare con l’architettura e l’arredamento.
Qui ci troviamo in Corso Venezia 11, zona San Babila, dove Audi ha creato il proprio City Lab, una zona espositiva in cui mostrare le proprie creazioni, in cui accogliere ospiti e condividere spazi con brand di design di interni.
L’occasione, al fuorisalone, è di aprire le porte anche ad altre aziende, magari più tecniche o che con il design non lavorano particolarmente, ma che si trovano coinvolte grazie a loro prodotti specifici.
Abbiamo incontrato Eterno Ivica, azienda di Padova che produce un interessante supporto plastico estremamente duttile e flessibile, in grado con la propria testa mobile di adattarsi a ogni superficie.
Grazie alla particolarità del proprio prodotto, anche Eterno Ivica è entrata al Fuorisalone, ottenendone grande visibilità.
Oltre che all’Audi City Lab, Eterno Ivica ha contribuito anche all’installazione di Asif Khan a Palazzo Litta. Sia con i supporti che hanno sorretto l’installazione centrale, che nell’idea dell’architetto vuole rappresentare un luogo di relax e benessere, una specie di tempio rifugio per i visitatori del fuorisalone, ma ha anche fornito un suo prodotto, questa volta in pieno stile salone del mobile. Sono degli oggetti, dei fonoriduttori, che hanno lo scopo di abbattere il riverbero e migliorare la qualità della conversazione nella zona bar di palazzo Litta. Si chiamano Phonolook.
Questo bellissimo palazzo, durante il fuorisalone ospita una mostra di design nazionale e internazionale organizzata dallo studio Mosca&Partners, che a corollario chiama un architetto di fama internazionale a realizzare l’installazione centrale.
Nel servizio di sopra abbiamo chiesto ad Asif Khan di descrivercela.
Non potevano mancare anche le archistar. Gli Architetti da sempre collaborano con il mondo del design per realizzare oggetti, installazioni, opere.
Siamo andati a Palazzo Parigi, per scoprire cosa vuol dire essere Archiatra. In questo albergo, Stefano Boeri, già vicesindaco di Milano e architetto acclamato in tutto il mondo per il suo Bosco Verticale, vincitore di numerosi premi, sta firmando un protocollo di intesa, la ratifica di un accordo per realizzare una città bosco verticale in Cina, completamente da zero, secondo parametri di sostenibilità e risparmio energetico, con un occhio alla vivibilità e al controllo del traffico. Dietro un architetto come Boeri ci sono centinaia di aziende italiane che forniscono i propri prodotti per la realizzazione del progetto.
A testimonianza di come la Milano Design Week non sia soltanto un occasione per vendere delle sedie, come qualche sprovveduto sottolinea ogni tanto, ma anche e soprattutto un’occasione di visibilità per il nostro Made in Italy.
Architetti famosi, architetti geniali, architetti che sono in grado di attirare aziende straniere in Italia e aprire loro un mercato. L’architetto è sempre di più un nodo centrale nello sviluppo del business legato alla casa, dalla costruzione alla ristrutturazione, passando per l’arredamento e l’applicazione di nuove tecnologie di prodotto.
Siamo con Fabio Rotella, anche lui architetto milanese di fama, molto noto in cina, visto che cura il museo della cultura italiana in Cina “Spazio Italia” dal 2012.
In questo caso, grazie a Fabio Rotella, un’azienda Svizzera è approdata al Salone del mobile, con la rappresentazione delle proprie montagne e della propria identità esposta in una galleria quasi artistica, immaginata da Rotella proprio al centro di una grande piazza milanese, Porta Garibaldi, al fondo di Corso Como.
Un’occasione pazzesca, la Milano Design Week, per il nostro design e per la nostra produzione. Un momento speciale per il nostro paese, cui viene riconosciuto liberamente, da tutto il mondo, la grande capacità di competere, di innovare e di raccontare la nostra storia con gli strumenti della modernità, ovvero la creatività e le nuove tecnologie.
Una storia forse irripetibile, quella del mobile italiano, che dovrebbe essere emulata anche da altri, fortissimi settori tricolore.
Ma, per il momento, godiamoci il successo della Milano design week più grande e bella di sempre, almeno fino a quella del 2019.