Con Made in Italy siamo andati ad intervistare Francesco Dragotto, Amministratore delegato della Cean, azienda,da poco sbarcata in Cina, che progetta e realizza supermercati e punti vendita. La storia di Francesco è la storia di un sogno partito dal basso e cresciuto negli anni grazie alla capacità di leggere i fenomeni e i mutamenti del mercato e dei consumatori.
Francesco com’è iniziata la sua esperienza lavorativa?
E’ cominciato tutto grazie ai miei genitori, immigrati siciliani che arrivati a Torino hanno aperto un banco di frutta e verdura al mercato. La mia estrazione e formazione è stata la piazza, una grande scuola di vita, un luogo dove la concorrenza stimola le capacità di vendita e di ascolto. Gli insegnamenti e i valori che ho appreso in quegli anni di esperienza sono stati preziosi e determinanti nella mia attività lavorativa.
Chi è il suo cliente ideale? Il mio cliente ideale è colui che ha voglia di innovare e sperimentare nuove strade e nuovi scenari.
Si sente parlare tanto del vostro emotional packaging lab. Di cosa si tratta?
L’emotional Packaging Lab è il primo laboratorio in dimensioni reali, interamente dedicato a misurare e valutare le emozioni dei clienti e le loro interazioni con i prodotti e con l’ambiente, durante un normale percorso di spesa. Cean si avvale delle nuove tecnologie per osservare più da vicino i clienti, veri protagonisti del punto vendita. Tutto cio’ aiuta a progettare e realizzare luoghi gradevoli, efficienti e pronti a favorire la relazione interpersonale e il contatto umano.
Quali sono le tre parole chiave del vostro lavoro? Rispetto, ascolto e passione, senza alcun dubbio.
Ci parla del progetto in Cina? Nel mese di luglio di quest’anno abbiamo siglato un accordo con Hightone, grande azienda con sede a Nanchino, interessata ad acquisire un partner di eccellenza per quello che è un grande obiettivo: ideare e realizzare supermercati e negozi di alta gamma e ad alto contenuto innovativo nel settore del retail in Cina. Il mercato cinese è un mercato in forte crescita e in costante evoluzione. Si tratta di una sfida importantissima per noi della Cean. Contiamo molto sulla collaborazione del nostro partner, soprattutto in vista di una maggiore comprensione di quelli che sono gli usi e le consuetudini di questo popolo.
Qual è il valore attorno al quale ruota il lavoro della Cean? Sicuramente la ricerca della semplicità. Ci siamo resi conto che in quel che facciamo conta molto la dimensione della chiarezza. Per i clienti infatti entrare in un posto caotico vuol dire sperimentare l’ansia e l’ansia disincentiva l’acquisto e la permanenza.
Come vede la Cean tra 25 anni? La Cean tra 25 anni la immagino così: una struttura capace di esportare lo stile e la creatività italiana. Teniamo molto al nostro know how ed è anche in questa chiave che va letto il nostro lavoro nella Cean Academy Market. Attraverso una serie di corsi di formazione a tutti i livelli, Academy Market crea nelle persone la consapevolezza del proprio ruolo, fondamentale per la soddisfazione del cliente ed il successo del punto vendita. Gli interni della struttura firmata da Pininfarina Extra accolgono un auditorium, delle aule didattiche, due aree mestiere ed un bar.
Dopo questa domanda Dragotto mi guida alla scoperta di quella che lui stesso definisce la punta di diamante dell’azienda: il reparto creativo. Un habitat open, luminoso, con un calcio balilla in fondo alla stanza nel quale ho il piacere di conoscere il team di creativi guidati dall’architetto Rebecca Dublino. Rebecca con entusiasmo e orgoglio mi mostra una case history interessante: quella relativa alla creazione del primo supermercato firmato “Borello”, in Via Asti 37 a Torino. L’idea portata avanti in questa location è quella di una spesa consapevole dove non si spreca e si acquista solo ciò che serve quotidianamente. Quella nella Cean è stata una passeggiata nei luoghi in cui facevamo e facciamo la spesa. Un tour emotivo in ciò che compravamo ed eravamo, in ciò che siamo e saremo.
Sito: www.cean.it