Intervista a Valentina bertaina, fondatrice del progetto BellyButton
“Solo con la consapevolezza e l’accettazione di sé si raggiungono dei risultati”.
Valentina ci parli del progetto BellyButton? BellyButton è un’associazione nata per sostenere le mamme in movimento, secondo l’idea che muovere il proprio corpo fa stare in salute, e questo è un dovere per ogni mamma. La formula del progetto è accogliere le mamme per un’ora di gravity e al tempo stesso accudire i loro figli, in un ambiente famigliare, durante l’ora di attività.
Come nasce il progetto BellyButton? Dopo aver avuto il primo figlio, ho capito di non voler rinunciare alla danza ma nemmeno alla vita di mamma. Ho sentito l’esigenza individuale di conciliare il mio lavoro [insegnante di danza contemporanea e di pilates, ndr] con il mio desiderio di essere presente nella vita dei miei figli, soprattutto in quei momenti della crescita che passano via velocissimi: due fondamentali nella vita di molte donne che, in un certo senso, sono diventati la mia missione. All’inizio l’idea non era chiara, pensavo che la cura attraverso il movimento e l’avere un asilo nel posto di lavoro fossero il minimo della civiltà. Ho proposto il progetto a quella che al tempo era una mia collega [Lara, che ci raggiunge a fine intervista, ndr], che a sua volta è diventata mamma e che dal quel momento ha sposato e condiviso il progetto insieme a me. Abbiamo inaugurato il 4 marzo 2012, due settimane prima che nascesse la mia seconda figlia.
Cos’è il gravity e cosa rappresenta? Il gravity è un’attività di precisione, incentrato sul controllo dei muscoli addominali. È l’attività perfetta per il recupero della pancia in situazione post-partum, dunque è un’attività super-specifica e adatta per le neo-mamme. È anche il motivo che ha dato il nome al progetto: bellybutton, ovvero l’ombelico, quale centro simbolico di tutto, origine del cordone ombelicale e pancia, quella per cui agiamo d’istinto e sentiamo la passione. Il gravity è un’attività di recupero che aiuta a “tornare com’eri” ed è alla base della ginnastica posturale, quindi riguarda tutti! Con il passare del tempo e il crescere dei figli delle nostre prime allieve, sono infatti arrivate anche le nonne, le zie, i mariti e i fidanzati…
Quali sono le tre parole chiave che ti rappresentano? Rete Familiare, che ho vissuto in prima persona e che reputo essere qualcosa in grado di arricchire la vita di ognuno. Avere a che fare con persone che condividono, o meglio scambiano, il loro tempo con il tuo, portandoti a svolgere meglio tutte le attività della giornata, è il vero benessere, ovvero poter vivere ed essere felici. Timidezza, perché senza quella non avrei imparato a guardarmi dentro e ad essere in ascolto delle mie esigenze. Tutto ciò che ho fatto finora è la traduzione dei miei desideri, ponderati con le mie possibilità. La timidezza è come lo specchio nella danza, ti mette costantemente in discussione, in maniera critica. Passione, perché non ho mai saputo rinunciarvi. Fin da piccola volevo fare la ballerina e oggi, con l’attività del gravity e del pilates, continuo a ballare ogni giorno.
Come ti immagini tra 10 anni? Alla base di tutto c’è la follia, ovvero il coraggio di intraprendere scelte apparentemente irrazionali, che nel tempo si svelano poi giuste o quanto meno funzionali. Quindi, direi che tra 10 anni starò di nuovo traslocando! [ride]
Chi è per te la donna alfa? Mai porsi degli obiettivi impossibili che ti possono portare alla frustrazione. Bisogna saper abbassare l’asticella delle aspettative e andare dritte al punto. Solo con la consapevolezza e l’accettazione di sé si raggiungono risultati.
Intervista di Silvia Sardi
[Valentina Bertaina è nata il 7 marzo 1983, vive a Torino ed ha fondato l’associazione BellyButton – Mamme in movimento. Referenze: bellybutton-mammeinmovimento, facebook.com/Bellybutton]