Build it Up è un’associazione nata nel 2012 tra gli studenti universitari torinesi, divisi tra Politecnico e la facoltà di Economia, che si occupa di fornire consulenza strategica ed economica gratuita ai colleghi studenti che stanno avviando una Startup.
L’occasione è interessante. Build it Up punta a fornire un aiuto concreto alle idee di business di giovani startupper e imprenditori, fornendo capacità di ascolto, competenze economiche e strategiche, riunioni di presentazione e occasioni di network.
Il tutto senza un euro di finanziamento pubblico. Così spiega Nicolò Rabacchi, attuale presidente dell’Associazione.
Siamo nati e continuiamo a operare grazie a qualche finanziatore privato, al network studentesco e alla nostra voglia di fare e di contribuire a realizzare qualcosa di grande. Siamo tutti studenti laureandi in economia o in materie simili, per questo pensiamo di poter aiutare e in concreto lo facciamo quotidianamente.
Ci sono già delle realtà attive che hanno beneficiato del vostro aiuto?
Sì, due tra le tante sono Horus Technology, che sviluppa tecnologie per ipovedenti e non vedenti, e Random Break, un motore di ricerca social per i viaggi.
Sono tutti molto giovani, i Buildituppers, ma sembrano già avere le idee molto chiare. All’incontro, oltre a Nicolò Rabacchi, erano presenti anche Irene Santoloci, 22 anni, e il past president dell’associazione, Marcello Tedeschi, che adesso sta cominciando una carriera da consulente.
Nicolò Rabacchi è anche un Google Ambassador, ovvero uno studente che ha rapporti con il gigante di Mountain View con lo specifico compito di sviluppare i rapporti tra l’università e Google.
Quando non arriva lo stato arrivano i cittadini, con la loro buona volontà e le capacità. In questo caso Build it Up, con il suo team di consulenti, ha una funzione duplice: aiuta le aziende fondate da giovani studenti a crescere e svilupparsi e forma giovani consulenti con attività non soltanto accademiche (e direi che ce n’è bisogno).
In bocca al lupo ragazzi 😉