In un tempo segnato da trasformazioni rapide e spesso disordinate, parlare di passione, rigore e continuità può apparire controcorrente. Eppure, l’esperienza di Cristina Tumiatti dimostra che si può coniugare il radicamento con la visione, la gestione quotidiana con la spinta al cambiamento. Imprenditrice, consigliera, madre, Cristina è amministratrice di Sea Marconi, azienda attiva nel settore dell’energia e presente in numerosi paesi del mondo. Alla guida dell’impresa fondata dal padre, Tumiatti ha progressivamente allargato il proprio campo d’azione, assumendo incarichi strategici in ambito pubblico e privato.
Ascolta “Il sogno di una società più inclusiva, con Cristina Tumiatti” su Spreaker.Geopolitica, energia e il rallentamento globale
Il contesto internazionale ha un impatto diretto anche su settori strutturalmente stabili come quello energetico. Tumiatti rileva un rallentamento generalizzato nelle fasi decisionali dei progetti internazionali a partire dalla fine del 2023, legato all’incertezza geopolitica. Anche in Europa, dove si concentra gran parte dell’attività della sua azienda, si avverte una crescente prudenza negli investimenti. È un momento in cui, sottolinea, “la passione fa la differenza tra fare bene e fare male”. Una passione che non nasce da slanci emotivi, ma da studio, disciplina e coraggio. “A volte bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo per scoprirla”.
La responsabilità di restituire
La storia di Cristina è legata a quella del padre, che a 79 anni continua a recarsi ogni giorno in azienda. Un esempio di dedizione che ha segnato anche il suo approccio imprenditoriale. Ma l’ambizione personale non è sufficiente. Tumiatti insiste spesso sul concetto di restituzione: trasformare quanto ricevuto – formazione, opportunità, fiducia – in un impegno concreto verso la collettività. È una logica che applica non solo nella gestione d’impresa, ma anche nei ruoli istituzionali che ricopre.
SMAT: un’infrastruttura invisibile ma strategica
Dal 2022 Tumiatti è consigliera di amministrazione di SMAT, società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato di Torino e provincia, servendo oltre due milioni di abitanti. La definisce un “piccolo gioiello del territorio”. Con l’attuale presidente, Paolo Romano, SMAT ha avviato una serie di investimenti infrastrutturali di portata storica, tra cui l’idropolitana: un secondo corridoio idrico pensato per proteggere la città dagli effetti del cambiamento climatico e per compensare i limiti strutturali della rete esistente. L’investimento complessivo, distribuito su più progetti, si avvicina al miliardo di euro.
Claris Ventures: innovazione e radicamento
Oltre all’impegno pubblico, Cristina è consigliera anche in Claris Ventures SGR, fondo specializzato in investimenti in startup biomedicali. La collaborazione nasce dal legame professionale con uno dei fondatori, Ciro Spedaliere, conosciuto durante l’esperienza comune in Invitalia Ventures. Claris rappresenta un esempio virtuoso di investimento di lungo periodo in ricerca e tecnologia, con una scelta precisa: mantenere la sede a Torino. “Avrebbero potuto trasferirsi a Milano, ma hanno creduto nel valore del territorio”, sottolinea Tumiatti.
Diversity, equità, inclusione: il cambiamento culturale necessario
Dal 2021 Cristina coordina il tavolo su Diversity, Equity & Inclusion dell’Unione Industriali di Torino. Il lavoro del gruppo ha prodotto iniziative concrete: dallo sportello per la certificazione di genere alla promozione di corridoi umanitari lavorativi per rifugiati, dalla sensibilizzazione linguistica alla costruzione di policy aziendali strutturate. “Siamo partiti con meno di dieci aziende certificate. Oggi siamo oltre cento”. Anche la sua azienda ha ottenuto la certificazione. L’obiettivo non è solo la compliance, ma un cambiamento culturale. “Serve tempo. Servono fondamenta. Ma è così che si costruisce”.
Un sogno per i prossimi dieci anni
Quando le si chiede quale sogno vorrebbe realizzato tra dieci anni, la risposta è netta: una società più inclusiva. Non un auspicio generico, ma un progetto che si costruisce giorno per giorno, mattone dopo mattone, con il contributo di imprenditori, professionisti, amministrazioni e cittadini. “Stiamo cercando di smontare una vecchia tradizione per costruirne una nuova, più adatta al tempo che viviamo”. È una visione che unisce pragmatismo e tensione etica. Non si tratta di immaginare un futuro migliore. Si tratta di prepararlo.