Due Lune sconfigge la crisi grazie al Made in Italy – Quando si nomina il Made in Italy quali sono le prime categorie merceologiche che vengono in mente? Quelle del settore gastronomico, moda ed abbigliamento sono sicuramente le più famose e le più riconosciute (è bene, comunque, ricordare che settori come quello dell’industria del vetro e delle meccanica utensile sono tra i più rinomati in tutto il mondo e vantano un alto fatturato annuale ottenuto grazie alle esportazioni). La moda italiana non conosce eguali: l’eleganza, la tradizione, la passione contraddistinguono i nostri prodotti, famosi in tutto il mondo per il sapere coniugare una sapienza artigianale ad un’economia di scala industriale.
Come spesso accade, ogni regione e/o località italiana si specializza in un ramo particolare dell’industria manifatturiera: cerchi Il Cappello? Il 90% della produzione mondiale del cappello di alta qualità si concentra tra Massafermana e Montappone; Cavegano era nota per la produzione della seta (si dice, infatti, che la stoffa utilizzata per ricoprire i palchi e le pareti del Teatro la Scala fosse seta prodotta a Cavegnano); e che dire di Milano, una delle capitali mondiali d’haute couture? Ma se si è alla ricerca della fabbrica italiana della calzatura, allora bisogna recarsi nella regione che ha fatto dell’industria calzaturiera il proprio cavallo di battaglia: le Marche.
A Corridonia, in provincia di Macerata, nel cuore del distretto calzaturiero italiano e marchigiano, si trova la sede storica del marchio Due Lune, che da oltre 40 anni produce calzature uomo, donna e pelletterie, realizzati interamente in Italia utilizzando esclusivamente materiali Made in Italy.
La storia di Due Lune prende il via negli anni ’50/’60, quando Franco Zamponi, fondatore del brand, inizia ad imparare il mestiere facendo l’apprendista, il garzone presso un calzolaio locale. La gavetta porta i suoi frutti e gli stimoli arrivano dalle prime calzature commissionate. Con il passare degli anni si instaurano rapporti di collaborazione con altri produttori locali e nazionali e fino al 2007 l’azienda realizza forniture per conto di importanti marchi d’alta moda (Ferragamo e Ferrè ad esempio). Purtroppo però, il 2008 è un anno che segna e colpisce svariate industrie, soprattutto quelle a conduzione familiare: è l’anno dell’inizio della Crisi e i grandi marchi scelgono di cercare ed affidare la manodopera ai cosiddetti paesi in ascesa, ovvero Cina, Taiwan, India, eccetera.
Come si può reagire alla crisi, dunque? Chiudere i battenti e lasciare a casa i dipendenti, oppure alzare la testa reinventandosi? La risposta sembra ovvia.
Conclusosi il periodo delle collaborazioni e del benessere, Franco decise di puntare sullo spaccio aziendale posto di fronte alla fabbrica aprendo il primo negozio a marchio Due Lune. “Il modo migliore per reagire alla crisi è quello di reinventarsi e di investire sul proprio marchio”. Carla e Natalia Zamponi, figlie di Franco, vengono coinvolte attivamente nell’attività di famiglia occupando i ruoli di progettazione e design e di marketing e promozione.
Le collaborazioni aumentano, vengono aperti sempre più punti vendita e le richieste si moltiplicano: da una notorietà data dal passaparola, il marchio Due Lune è riuscito a farsi conoscere in tutta Italia (anche grazie ad un saggio utilizzo dei social network).
Nonostante la crescita, Carla e Natalia non dimenticano i valori coltivati e sostenuti dal papà Franco: qualità dei materiali, tradizione artigianale, politica del prezzo ed il Made in Italy. Già, perché il puntare sul “fatto in Italia” significa ricercare e perpetrare quella sapienza del saper fare che tutto il mondo ci invidia, significa investire sul territorio per non perdere e dimenticare tradizioni ed cura nella scelta di pellami e linee.
Materiali, manodopera e gusto italiani contraddistinguono il brand marchigiano di Corridonia e fanno di Due Lune un autentico portavoce del Made in Italy.
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