Nel suo recente intervento a Firenze, Massimiliano Caruso, direttore del team di sostenibilità di One Works, ha delineato una visione chiara del futuro dell’architettura, caratterizzata da un equilibrio tra innovazione tecnologica e sostenibilità. L’intervento, dal titolo “Tecnologie innovative e disrupt design” durante un convegno a Firenze organizzato da Infoprogetto, ha approfondito come questi due elementi siano destinati a rivoluzionare l’approccio alla progettazione e alla gestione immobiliare, ridefinendo i parametri fondamentali del settore.

Massimiliano Caruso di One Works nel suo intervento a Firenze

Sostenibilità: Un Driver Centrale

Caruso ha sottolineato il ruolo cruciale della sostenibilità nel settore delle costruzioni, un tema ormai dominante sia per i progettisti che per gli investitori. Non si tratta più di una semplice scelta estetica o di marketing, ma di un’esigenza strutturale. La riduzione dell’impatto ambientale, in particolare delle emissioni di CO2, è diventata un obiettivo imprescindibile per allinearsi agli standard internazionali, come gli accordi di Parigi e gli obiettivi fissati per il 2050. Caruso ha ricordato che il settore immobiliare, pur essendo in ritardo rispetto ad altre industrie, è in una fase di rapida evoluzione.

La progettazione sostenibile non solo riduce i rischi, ma aumenta significativamente il valore a lungo termine degli immobili. “Oggi gli investitori guardano al rendimento nel tempo,” ha spiegato Caruso, “e la sostenibilità è un fattore chiave per preservare e incrementare questo valore.” Le normative più stringenti e la crescente consapevolezza dei consumatori stanno spingendo gli sviluppatori a creare edifici a emissioni zero, che non solo migliorano l’efficienza energetica, ma offrono un comfort abitativo superiore.

Comfort Ambientale e Risparmio Energetico

Un concetto centrale emerso dalla presentazione è la relazione tra sostenibilità e comfort ambientale. Caruso ha descritto il caso di un edificio progettato per garantire un’elevata omogeneità termica, riducendo la differenza tra temperatura percepita e temperatura reale. Questa progettazione porta a un risparmio energetico fino al 20%, grazie all’ottimizzazione della distribuzione del calore. “Ogni grado di riduzione della temperatura interna comporta una diminuzione del 7% nei consumi energetici,” ha sottolineato l’ingegnere.

Ma il comfort non si limita solo al controllo della temperatura. Caruso ha spiegato come sia essenziale considerare anche l’acustica e la qualità dell’aria. In questo contesto, le tecnologie avanzate svolgono un ruolo fondamentale, con l’uso di filtri per il particolato e sistemi di ventilazione meccanica controllata che migliorano significativamente la salubrità degli ambienti interni.

Intelligenza Artificiale e Tecnologie Disruptive

Un secondo driver fondamentale individuato da Caruso è l’adozione di tecnologie innovative, in particolare l’intelligenza artificiale (AI). Quest’ultima è destinata a trasformare il modo in cui progettiamo e gestiamo gli edifici, rendendo più efficienti i processi decisionali e migliorando le prestazioni energetiche. “Le immagini che vi mostro oggi,” ha dichiarato Caruso, “non sono state create da architetti, ma da intelligenze artificiali.” Questo esempio evidenzia come l’AI stia già rivoluzionando la progettazione, automatizzando fasi del processo e generando soluzioni progettuali ottimizzate.

Nel campo del disrupt design, Caruso ha fatto un parallelo con l’impatto dello smartphone, una tecnologia che ha radicalmente cambiato le abitudini quotidiane. Sebbene il settore immobiliare sia ancora frammentato e complesso, l’introduzione di tecnologie disruptive potrebbe portare a un cambiamento simile, in grado di trasformare profondamente il modo di concepire e gestire gli edifici. “Non sarà facile, ma il design del prodotto in architettura deve evolvere,” ha affermato Caruso, indicando la necessità di integrare competenze multidisciplinari, dall’architettura all’ingegneria fino alle tecnologie digitali.

Casi Studio e Applicazioni Concreti

Caruso ha poi illustrato alcuni casi studio significativi per dimostrare l’applicazione pratica di queste tecnologie. Un esempio particolarmente rilevante è quello di un edificio progettato per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 grazie all’integrazione di sistemi avanzati di riscaldamento e raffrescamento. L’utilizzo di scambiatori di calore ad alta efficienza, combinati con pompe di calore e ventilazione meccanica controllata, ha permesso di raggiungere un livello di emissioni quasi nullo.

Uno degli aspetti più innovativi del progetto è stato l’uso di una tecnologia che impiega il principio della fotosintesi clorofilliana per migliorare la qualità dell’aria interna. Questo sistema, oltre a filtrare il particolato, è in grado di scomporre la molecola dell’acqua presente nell’aria umida, rendendola più salubre per gli abitanti. Il progetto ha richiesto test rigorosi, come il “Blow test”, per garantire la perfetta tenuta all’aria degli edifici e l’efficienza degli impianti installati.

Prospettive Future

L’intervento di Caruso si è concluso con una riflessione sulle sfide future del settore. L’obiettivo di raggiungere emissioni zero entro il 2050 è ambizioso e complesso, ma non impossibile. “La strada è lunga e richiede un cambio di paradigma,” ha osservato Caruso, “ma con l’adozione di tecnologie avanzate e un approccio integrato tra progettazione, ingegneria e gestione, possiamo raggiungere risultati significativi.”

In sintesi, il futuro dell’architettura sarà guidato da un’integrazione sempre più profonda tra sostenibilità e tecnologia. I progettisti dovranno acquisire nuove competenze, adattarsi a strumenti digitali innovativi e abbracciare un approccio multidisciplinare per rispondere alle esigenze di un mercato immobiliare in rapida evoluzione.

L’intervento è stato prodotto da Tekla, casa di produzione specializzata nella produzione video.